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E' SCOMPARSO OGGI IL CAV.GENNARO ARIOLI

LAVENO MOMBELLO-30-09-2013 - E' scomparso nella mattinata di oggi, presso l'ospedale di Cittiglio, dove si trovava da alcuni giorni in cura, uno dei padri morali e politici di Laveno Mombello, il cav. Gennaro Arioli protagonista benvoluto della cittadina lacustre che lo vide per diversi decenni umano protagonista e della quale, è stato anche un benvoluto sindaco, un politico di altri tempi, quando si operava a favore della popolazione. Lo scorso 29 ottobre del 2012, Arioli, attorniato dagli anziani ospiti, dal personale e volontari del Centro Anziani Menotti Bassani, aveva festeggiato l'invidiabile traguardo dei 90 anni, quale presidente onorario dello stesso e moderno centro anziani. Forgiato dagli anni della Guerra e da quelli successivi della rinascita del Paese. Per diversi decenni operò come ceramista e capo reparto alla Ceramica Lago (oggi demolita per far nascere un nuovo quartiere turistico-residenziale).

Arioli è stato assessore comunale dal 1951 al 1956, con sindaco, lo scomparso senatore Aristide Marchetti, del quale prese poi il posto, quando Marchetti approdò al governo della Provincia e fu sindaco di Laveno Mombello dal 1956 al 1964 nelle fila della Democrazia Cristiana. Poi divenne presidente della prima comunità montana, quella del Medio Verbano e nel 1975 in questa veste tenne a battesimo la prima squadra di volontari antincendio boschivo, della Regione Lombardia, poi divenuta l'attuale protezione civile. Quindi dal 1985 divenne consigliere alla Menotti Bassani e dal 1987 dopo la morte dell'avv, Franco Bassani e la breve presidenza dello scomparso Davide Sironi e sino al 2007, fu presidente della cittadella degli anziani sul colle Brianza, dando vita ad una capace e assidua conduzione amministrativa esemplare, prendendo in mano quello che i coniugi Bassani hanno realizzato e dei quali ne ricordava spesso come si erano profusi per questa struttura ricettivo-sanitaria, con passione e con l''impiego del proprio patrimonio, creando altresì possibilità di lavoro per oltre duecento famiglie. Passione e impegno che era poi continuato grazie allo stesso Arioli. In occasione dei suoi 90 anni, con quelle doti umanitarie che gli erano proprie, aveva esordito dicendo: "Ho raggiunto questo invidiabile e immeritato traguardo…- poi parlando della presidenza della struttura Menotti Bassani aveva aggiunto: " Ho deciso di lasciare la presidenza, che richiedeva un doveroso passaggio, vista anche la mia età non più giovane, a chi era in grado di darne continuità. Un passaggio più che positivo a Paolo Bevilacqua, che per decenni è stato il responsabile tecnico che ne ha seguito il nascere strutturale di questo funzionale centro, invidiato e reso ad esempio a livello regionale." Toccante è commovente era poi stata la lettera letta da un'animatrice del centro e sottoscritta dal personale e dagli anziani del centro. Come raccontava lo stesso attuale presidente Bevilacqua "Oggi, quando giro per i piani, per gli ambienti della fondazione, quante cose e quante persone ricordano il suo operato, la sua determinazione, i suoi momenti importanti tante volte ricchi di soddisfazione, ma anche carichi di responsabilità e difficoltà, che ha sempre superato con la sua competenza e la sua tenacia. Senza di lui oggi la fondazione Menotti Bassani non sarebbe quella che è." Questa sera in Consiglio comunale Laveno, si è ricordata la sua figura ed è stato espresso il cordoglio di tutti per la grave scomparsa di questo importante personaggio lavenese. L'intero paese è in lutto, ed ancora di più lo è la "cittadella degli anziani", dove la salma è stata trasferita nel pomeriggio presso la cappella interna, dove è stata allestita la camera ardente, la data dei funerali è stata fissata per mercoledì presso la chiesa parrocchiale di Laveno. (C.P.)

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