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DISSESTO IDROGEOLOGICO

LAVENO MOMBELLO – 28.10.2013 - Oltre ai già segnalati smottamenti di Luino, a ridosso di un'abitazione privata e in Veddasca lungo la Sp5, il maltempo e la pioggia fanno registrare un preoccupante appesantimento del terreno sovrastante, che nei pendii più scoscesi potrebbe creare i presupposti di smottamenti e una lunga serie di micro frane, in particolare lungo le strade di montagna. Sabato e domenica, rimossi gli ultimi alberi caduti a seguito del forte vento di giovedì 10 ottobre, alberi che oltre a distruggere il chiosco comunale del parco del Gaggetto, bloccare numerose vie come la via Sommisso, via Gattirolo, via Dalla Chiesa, via XXV Aprile, via Varese, Via Cittiglio, Via Strada Vecchia, Viale Garibaldi, ed altre vie, sono finiti anche sopra il laghetto del parco del Brugnolo

oltre che sui cavi Enel in via Leonardo da Vinci, che sono proprio gli ultimi due interventi effettuati dalla Prociv di Laveno Mombello. Domenica si è inoltre potuto procedere, al sopralluogo sulla sottostante parete del Sasso del Ferro, nei pressi della "Corte Baratelli" a lato di via Labiena, in entrata a Laveno, Qui nel 2002, dopo un grave smottamento roccioso, erano state avviate le lunghe opere di messa in sicurezza della parete a protezione delle sottostanti abitazioni. Nei giorni scorsi, alcuni abitanti avevano segnalato la caduta di grossi massi e da un primo sopralluogo era emerso che si trattava di massi caduti a seguito del cedimento di alcuni alberi, posti al di sotto delle reti para-massi. Ieri la prociv lavenese, terminati i lavori di per la caduta di alberi, ha potuto risalire la scarpata sovrastante la corte Baratelli, che un tempo ospitava il garage dell'autorimessa di pullman, oggi smantellato, e si è così potuto ricostruire che i massi caduti, quasi un metro cubo di roccia, si era staccato da sotto un'albero collassato a seguito del vento di giovedì 10 ottobre, poi le piogge dei giorni scorsi hanno dilavato il terreno sottostante favorendo la caduta del masso, che dopo aver urtato contro alcuni alberi che ne hanno rallentato la corsa, si è frantumato sul piazzale della ex autorimessa. Nel contempo la prociv ne ha approfittato per una ispezione alle sovrastanti reti para-massi , che risultano abbiano trattenuto diverse rocce staccatesi in questi anni dalla parete sovrastante la zona abitata. Periodicamente infatti la prociv esamina le reti para-massi che, per circa un chilometro dal centro abitato, sono state poste negli ultimi anni a protezione delle abitazioni, delle reti ferroviarie (Trenord e Rfi) e della provinciale Laveno-Cittiglio. Sempre in merito di franamenti legati al Sasso del Ferro, si segnala un nuovo franamento sulla strada tagliafuoco che da Cittiglio sale verso la piana de Cujaga sul Sasso del Ferro. Frana che è poco distante dal consistente movimento franoso, che si era registrato lo scorso 19 aprile 2012 e che tenne per diversi settimane bloccata la sottostante Sp 394 Dir, fra Laveno e Cittiglio, Il franamento in questione per fortuna si è "esaurito" fra la strada tagliafuoco e la zona boschiva sottostante. Un poco più a valle insiste da alcune settimane un grosso masso pericolante del quale si sta già interessando la Comunità Montana. Si ricorda, come evidenzia la stessa mappa regionale in materia di dissesto idrogeologico, che sono molti i comuni a rischio nella nostra fascia rivierasca del Verbano, quando si verificano situazioni simili a questi giorni. Ma la crisi economica chiude i rubinetti e i finanziamenti anche ai lavori di prevenzione, come noto, sulle opere di prevenzione, nella legge di stabilità figurano solo 30 milioni di stanziamenti, contro il mezzo miliardo chiesto all’unanimità dal parlamento. Ma il dissesto idrogeologico come noto non attende e non conosce le crisi. Basti scorrere il database regionale della Lombardia, per verificare come l’Inventario dei fenomeni franosi riporta per la nostra provincia e in particolare il Verbano come area ad elevato rischio di dissesto idrogeologico, sia per la conformazione geografica, che per una edificazione che ha tenuto poco conto dei problemi idrogeologici. (C.P.)

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