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SENTIERI PIU' SICURI SUL SASSO DEL FERRO

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LAVENO MOMBELLO – 16.12.2013 - Certo che se uno vuole perdersi, ci riuscirà sempre, ma ora grazie alla Comunità Montana Valli del Verbano, al suo presidente Marco Magrini, ed ai tecnici Danilo Bevilacqua e Fabio Bardelli, ai forestali dell'ente montano, ai cacciatori del medio Verbano, guidati da Paolo Vigani, all’impresa Alberto Sozzoni, al comune di Laveno Mombello e alla sua Protezione civile, sarà veramente difficile sul Monte Sasso del Ferro, sempre che chi frequenti il monte, lo faccia con debita prudenza e adeguata attrezzatura e vestiario. Sono state più di 30 le ricerche di persone che si erano perse su questo monte, con richiesta di soccorso, fra cui anche alcune persone ferite e purtroppo anche tre persone decedute in questi ultimi 10 anni, che hanno visto altrettante costose operazioni di soccorso, con l’impiego di vigili del fuoco, elicotteri, soccorso alpino, protezione civile,

personale sanitario, carabinieri e utilizzo di mezzi fuoristrada. Solo nel corso di quest’anno sono state compiute ben 8 “operazioni” di soccorso, sul monte che sovrasta Laveno, qui a parte i casi di feriti o di persone colte da malessere, molti di questi interventi hanno visto l’impiego delle squadre della protezione civile di Laveno Mombello che questa montagna, con le sue insidie, le sue aree impervie, i suoi crepacci che si aprono improvvisamente davanti a chi la percorre, le insidie delle pietraie, ha imparato a conoscere. Certo alla base di molte richieste di aiuto vi è stata una certa imprudenza, ma si erano altresì riscontrate diverse pecche che, grazie all’impegno di tutti sono, state in gran parte sanate, come rinfrescare e aumentare le “tracce” e la cartellonistica dei sentieri boschivi rendendo i soli sentieri principali maggiormente percorribili. Sentieri più sicuri, era stata la richiesta dello stesso sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon alla Prefettura di Varese, dove lo scorso anno la situazione è stata presa a cuore dallo stesso Prefetto di Varese Giorgio Zanzi, che aveva convocato allo scopo una commissione composta da Comunità Montana Valli del Verbano, protezione civile, vigili del fuoco, 118, soccorso alpino. In quella sede si era evidenziata l’effettiva pericolosità della montagna lavenese. Un’area impervia, che tuttavia registra sessantamila turisti, nella sola bella stagione. Per aiutarli a gustarsi in sicurezza questa montagna, la Prefettura aveva chiesto e ottenuto uno sforzo comune, un’intervento di manutenzione straordinaria dei principali percorsi, per i quali, grazie alla Comunità Montana Valli del Verbano e alla Prociv di Laveno, si è messo in campo un progressivo miglioramento della segnaletica, assicurandone anche l’uniformità cromatica con la posa di cartelli numerati appositamente georeferenziati, per agevolare l’individuazione dei luoghi ove effettuare gli eventuali interventi di soccorso richiesti da persone in difficoltà. Si è messa in atto l’idea proposta del consigliere comunale e vigile del fuoco Andrea Vecchio, di posizionare cartelli, con la prociv lavenese, che nell'avvertire in tre lingue di non abbandonare il sentiero, riporta una numerazione e le coordinata Gps, che già in gran parte trasferite sulle cartine facilitano un riscontro della posizione per la localizzazione cartografica delle persone in difficoltà. E’ stata rilevata anche la necessità dell’emissione di apposite ordinanze per la disciplina delle modalità di fruizione delle strade agro-silvo-pastorali presenti, come la necessità che i cacciatori del medio Verbano e la prociv lavenese continuino in un’azione costante di monitoraggio dei tracciati e della loro manutenzione. Claudio Perozzo -

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