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LA SVIZZERA HA DETTO: BASTA FRONTALIERI

VARESE - 10.02.2014 - Da La Prealpina - La Svizzera: basta frontalieri. Maroni: fascia di confine. Il referendum contro l'immigrazione di massa passa col 50.3%. Il governatore della Lombardia chiama Letta: rivedere la tassazione sulle attività produttive per chi lavora a due passi dal Canton Ticino. Gli svizzeri votano contro i frontalieri: "Chiederò a Letta, con urgenza, una zona franca in Lombardia in cui la tassazione delle attività produttive sia allineata a quella della Svizzera". Così il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha commentato il referendum sull'immigrazione nella Confederazione elvetica. "Nelle zone di confine esistono sempre alcuni problemi che dipendono dalla diversità dei due sistemi.

Per questo, voglio chiedere a Letta l'istituzione di una fascia di confine, come già avviene per i prezzi dei carburanti, in cui la tassazione sia allineata a quella Svizzera", spiega. Domenica 9 febbraio, infatti, la Svizzera - bocciando la linea politica del proprio governo - ha approvato con la manciata di circa ventimila voti di scarto la storica iniziativa popolare presentata dall'Udc svizzero, partito conservatore di destra, di porre un tetto all'immigrazione: l'immigrazione che entra per lavorare, per chiedere asilo, che entra per cercare una vita migliore. Il voto positivo sancito dall'intera Confederazione con un margine risicato ma significativo del 50,3%, che in Canton Ticino ha raggiunto quasi il 70% del plebiscito di chi è andato alle urne come era prevedibile, avrà delle conseguenze anche per l'Italia e questo è il dato che maggiormente interessa la "terra di frontiera". Ma a preoccupare di più Maroni è la questione aperta sui "ristorni", la quota delle tasse pagate dai lavoratori frontalieri che tornano ai Comuni italiani di confine: "Non vorrei che Saccomanni, per avere qualche concessione sullo scambio dei dati riguardo ai depositi bancari in Svizzera, consentisse la revisione del trattato sui ristorni che in ottobre compirà quarant'anni". Per il presidente leghista della Lombardia "se questo accadesse, sarebbe un grave problema per i Comuni lombardi i cui residenti pagano le tasse in Svizzera ma godono delle prestazioni pubbliche e di welfare italiane". A riguardo, aggiunge: "Da quanto mi risulta, Letta dovrebbe essere a Milano martedì 11 febbraio, e gli chiederò un incontro urgente". Quanto alla proposta avanzata dal segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha chiesto un referendum analogo a quello della Svizzera anche in Italia, Maroni afferma: "Io sono sempre favorevole a dare voce al popolo".

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