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IL SINDACO DI LAVENO MOMBELLO REPLICA A LEGAMBIENTE

LAVENO MOMBELLO – 17.04.2014 - “Probabilmente Legambiente non ha compreso, che il nostro è un problema di sicurezza, oltre che di disagi. Ripeto pertanto, che nessuno se la sta prendendo con l’arrivo di Alp-Transit, che tanto a cuore sta a Legambiente, ma si chiedono al fine della sicurezza delle persone, le necessarie infrastrutture.” A dirlo, è lo stesso sindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon, a fronte di un nuovo comunicato di Legambiente Lombardia Trasporti. Un comunicato in cui si legge: “E’ sorprendente la reazione del Sindaco di Laveno alla notizia che, la settimana scorsa, un treno TILO (gestito in Italia da Trenord), impegnato sulla relazione transfrontaliera Malpensa-Bellizona,è rimasto bloccato per un'ora all'ingresso della stazione di Laveno Mombello.

Le carrozze del convoglio passeggeri sono rimaste bloccate proprio sul passaggio a livello della strada, che entra nella cittadina sul lago, paralizzando il traffico dei veicoli stradali. AlpTransit non c’entra nulla con questo guasto, da non imputarsi quindi a RFI, ma al gestore del servizio, cioè Trenord. Il Sindaco avrebbe dovuto preoccuparsi delle decine di passeggeri che, con la sosta di un’ora, oltre al disagio, hanno perso varie coincidenze, per non parlare degli effetti dei ritardi a catena provocati sugli altri treni della linea Luino Gallarate. Da stigmatizzare, ci sarebbe l’inefficienza di Trenord che, come sanno bene i pendolari, continua a trovarsi in uno stato di collasso, tant’è vero che la puntualità è crollata e le soppressioni dei treni sono aumentate assieme ai disservizi. Se proprio il Sindaco vuol fare una manifestazione di protesta, la possiamo fare assieme, Legambiente e Comune, davanti alla regione Lombardia, gestore del servizio e al tempo stesso finanziatore e pagatore di Trenord. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Al momento, AlpTransit è solo uno spauracchio, che continua ad essere invocato senza conoscerne i motivi.” Aggiunge il Sindaco di Laveno Mombello: ”A parte che la nostra protezione civile era sul posto e lo erano anche i carabinieri, con gli stessi funzionari della rete ferroviaria, si sottolinea che questi ultimi non hanno ravvisato la necessità d’intervento a favore dei passeggeri, che si trovavano sulle carrozze ferme sul passaggio a livello, ed in prossimità delle gallerie, ma nel caso, erano pronti a fornire il necessario richiesto, alle persone rimaste bloccate, i pur  comprensibili disagi subiti dai ritardi va detto, che questi non sono certamente imputabili al comune. Non risponde al vero quindi, che non ci siamo preoccupati di loro. Infine; nessuno ha detto che quanto è avvenuto, è colpa dell’Alp-Transit, che tanto a cuore sta a Legambiente, semmai si è sottolineato come i disagi viabilistici che si sono verificati in quella occasione, potrebbero diventare una brutta consuetudine, con l’aumento dei convogli e della loro maggiore lunghezza. Questo andrebbe non solo a discapito degli utenti della strada e del nostro Comune, che rischia la paralisi viabilistica a causa delle colonne di vetture che si formano nelle vie del centro, ed al relativo inquinamento dell’aria. Poi le pericolose colonne che si formano in entrata a Laveno, dove insistono una serie di curve. Oltre a questo, preoccupa maggiormente il possibile blocco e/o ritardi che si provocano ai servizi di emergenza, come per le ambulanze, le autobotti dei vigili del fuoco e per le forze dell’ordine. Si chiede vivibilità e sicurezza per la popolazione che vive nei pressi della ferrovia. Ecco perchè si chiede la realizzazione delle necessarie infrastrutture viabilistiche e la messa in atto delle ottimali misure di sicurezza. “

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