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LAVORI IDRAULICI E FORESTALI, AL TORRENTE FRODA

CASTELVECCANA - 23.04.2014 - Un tempo torrente ricco di acque pescose sino alla foce, il torrente Froda, che nasce dal Monte Cuvignone a causa di escavazioni passate, scompare attualmente poco dopo le rinomate "Cascate della Froda", alte sino a 100 metri, ma in caso di forti precipitazioni torna ad essere attivo, favorendo il deflusso delle acque dal monte verso il lago. Negli ultimi anni, tuttavia, il letto del torrente è andato ricoprendosi di vegetazione infestante, che ha lesionato anche le vecchie briglie, creando i presupposti di possibili danni idrogeologici, in caso di intense precipitazioni. Il torrente è stato in questi giorni al centro di una prima serie di lavori di risanamento resi possibili da un contributo regionale attivato mediante finanziamenti del Ministero dell'Ambiente per la mitigazione del rischio idrogeologico.

4 sono stati i finanzianti ottenuti al riguardo nel territorio provinciale nel 2010, gestiti attraverso la Sede Territoriale Regionale di Varese, da anni protagonista di primo piano in questo settore nella nostra provincia. Per il Torrente Froda si parla di 200.000 Euro complessivi, mentre per la prima fase - ultimata il 15 aprile - sono stati stanziati circa 40.000 euro. Questo primo intervento, che ha interessato due chilometri di alveo demaniale, è stato effettuato da Ersaf – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura ed alle Foreste, le cui maestranze - sotto la direzione lavori del geometra Vincenzo Sarracino - hanno estirpato centinaia di piante e tutta la vegetazione infestante, triturate poi sul posto mediante un poderoso macchinario, riportando così alla luce l'intero alveo del torrente. Per formalizzare la conclusione di questa prima fase, era presente sul cantiere, oltre all’Arch. Mauro Visconti, responsabile del procedimento, lo stesso sindaco di Castelveccana, Luciano Pezza, che ha richiesto l'intervento e che si è complimentato per la tempestività e la professionalità di quanto sin qui attuato, sottolineando in particolare la competenza specifica di Ersaf. Ora, come ha spiegato il geometra Sarracino, sarà attivata la procedura di appalto dei lavori del secondo lotto, più mirati agli aspetti idraulici, in primo luogo intervenendo sulle vecchie briglie, realizzate in epoche diverse e con svariate tecniche e materiali. Espletata la gara, i relativi lavori dovrebbero prendere avvio nel prossimo autunno, risanando così una situazione che preoccupava a fronte del ripetersi di eventi meteo piuttosto intensi che già in passato hanno colpito il territorio, creando seri danni e disagi alla popolazione. (C.P.)

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