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LA MADONNA LAVENESE DEI CALCIATORI, VERSO UN RESTAURO

LAVENO MOMBELLO - 28.04.2014 - E' collocato presso la Sacrestia della "chiesa nuova ", che domina il golfo lavenese, il poco conosciuto dipinto, che tanto clamore a livello nazionale fece nel 1951 e del quale se ne parlo tempo fa a causa delle sue cattive condizioni di conservazione. Si tratta dell'unico dipinto esistente della "Madonna del Calciatore " che ora, dopo 63 anni passati lontano, non solo dai clamori dell'epoca, ma anche dalla vista del pubblico, rischia di scomparire. Dimenticata quasi da tutti, registra finalmente un certo fermento, nato anche attorno ai quasi completati lavori di restauro e sistemazione della grande chiesa, edificata tra il 1933 e il 1940 e chiusa all'inizio di dicembre dello scorso anno, a causa di infiltrazioni idriche, che ora sono state sanate.

In quella occasione vedendo il quadro, erano tornati alla memoria i fasti del '51, in occasione della consacrazione di quella che è l'unica Madonna al mondo protettrice dei calciatori e per la quale si sarebbe voluto al tempo creare una basilica. La Madonna del Calciatore fra l'altro, non è l'unica effige "storica" presente in questa chiesa, sempre relegata nella sacristia, è presente inoltre il quadro della Virgo Fidelis, donata dai carabinieri in congedo nel novembre del 1993. Anche questa una delle poche madonne collocate al di fuori delle cappelle dell'arma. Ma tornando alla Madonna del Calciatore, venne riposta alcuni decenni fa in sacristia, come ci disse lo scomparso don Ruggero, perché questa era la zona meno umida dell'edificio. Il dipinto è stato realizzato dal prof. Cocquio, su pannello di legno che si presenta oggi quasi completamente tarlato, ed è per questo che se non si interverrà al più presto si rischia di vederlo irrimediabilmente scomparire per sempre. Ora è allo studio la tecnica di restauro più appropriata. La Madonna del Calciatore, venne ideata da un grande personaggio, quale era don Natale Motta, che ottenne dal Supremo Dicastero della Curia Romana, la necessaria autorizzazione per far realizzare la "Patrona dei Calciatori d'Italia". Realizzata l'opera, con una nutrita comitiva di lavenesi e varesini guidata dallo stesso Don Natale, il 9 maggio del '51, il dipinto, piuttosto grande circa 3,50 metri di altezza e 1,60 di larghezza, venne portato a Roma, da una folta delegazione di lavenesi con il parroco di Laveno dell'epoca Don Alessandro Valtorta, c'erano anche i dirigenti della allora " Associazione Gioco Calcio ", i giocatori del Bologna, della Lazio, della Roma e naturalmente anche calciatori lavenesi come Sacilotto e Carrani. La comitiva lavenese a Roma, ebbe l'onore di collocarsi nei pressi del Trono Pontificio e il Santo Padre (si trattava di Pio XII ), sceso dal trono si soffermò davanti al quadro raffigurante la "Madonna del Verbano - Madonna dei Calciatori D'Italia" e la benedisse. Seguì la foto ricordo con il quadro e la delegazione lavenese. Il dipinto di rientro da Roma, venne  portato nella Cappella dell'Istituto Franco Ossola di Varese. Poi a Laveno Mombello la Madonna giunse in occasione dei festeggiamenti, durante la visita a Laveno della Nazionale di Calcio, che stava preparando a Varese l'incontro con la Nazionale Jugoslavia. Gli Azzurri a Laveno visitarono le allora fiorenti industrie ceramiche lavenesi. Poi sul campo comunale del Laveno giunsero le più importanti squadre di serie " A " dell'epoca. Dopo tanta gloria, il quadro della Protettrice dei Calciatori, finì ingloriosamente nella sacristia, dove rischiava di scomparire. Ora un gruppo di persone, si sta interessando al suo futuro, e già si pensa anche ad una sua nuova e più ottimale collocazione. (C.P.)

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