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COMBUSTIONE SFALCI,DEROGARE A LIMITI IMPOSTI DA LEGGE

MILANO - 16.05.2014 - "Al ritorno dalla missione istituzionale nel Paesi Bassi per promuovere Expo e il manifesto per la tutela dell'agroalimentare dalla contraffazione, mi attiverò per sollecitare il Parlamento, e la Conferenza delle Regioni, affinché prenda in esame alcune deroghe al decreto sulla Terra dei fuochi e consenta agli agricoltori, in particolare quelli di montagna, di bruciare resti di potature, sfalci e ramaglie senza incorrere nelle sanzioni adottate nella legge 6 del 2014". Lo dichiara l'assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia, impegnato, oggi, nei Paesi Bassi, in una missione di promozione dell'Esposizione universale del 2015.

SÌ ANCHE DA CONSIGLIO REGIONALE - L'assessore appoggia la risoluzione presentata in Consiglio regionale e assicura il proprio fattivo intervento. "È incomprensibile e ingiusto equiparare un tranquillo agricoltore delle montagne della Lombardia - afferma - a un delinquente che brucia rifiuti tossici nella Terra dei fuochi. Dovrà prevalere il buon senso e si dovrà fare in modo che il rispetto del diritto non inciampi nel delirio della burocrazia". L'assessore, in particolare, si riferisce agli imprenditori agricoli, e soprattutto a quelli di montagna, che, per esigenze logistiche, sono costretti a bruciare i resti di potature, sfalci e ramaglie sul terreno dell'azienda, in quanto l'assenza di centri di raccolta degli scarti vegetali imporrebbe costi insostenibili per il trasporto.

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