ISPEZIONE AL TUNNEL IDRICO DEL RIALE

LAVENO MOMBELLO - 22.08.2014 - Il maltempo, che nei giorni scorsi ha rovesciato sul Sasso del Ferro circa 300 millimetri di pioggia fra il primo e il 13 agosto (oltre ai 200 millimetri nel mese di luglio) hanno allertato la Protezione civile di Laveno Mombello, che ha effettuato periodici monitoraggi dei corsi d'acqua, in particolare dei riali come il Rialto, la roggia Joana, lo scolmatore della Torbiera, la roggia di via Nazzario Sauro e dei torrenti Fassora e il suo canale scolmatore e del Boesio. Ma preoccupava maggiormente la segnalazione fatta da alcuni abitanti della zona fra Piazza Italia e via Lumaca, in merito a strane vibrazioni e tonfi provenienti dalla sottostante galleria idrica che raccoglie le acque provenienti dal Sasso del Ferro e dalla zona di Casere, acque che poi defluiscono a lago.

Nei mesi scorsi il comune aveva provveduto per prevenzione a ripulire le sovrastanti vasche di contenimento dei detriti portati a valle dal riale, (sopra via Lumaca) dove il riale compie una spettacolare, quanto intensa cascata idrica. Cascata che con gli intensi apporti idrici, avevano impensierito gli abitanti delle case vicine che hanno spesso richiesto l'intervento precauzionale della Protezione civile. Ora però si temeva che la galleria nata dalla copertura del riale verso il lago, lunga circa 600 metri e che passa sotto via Tinelli, via Roma, piazza Marchetti e piazza Italia, si fosse pericolosamente riempita di detriti, con il rischio di possibili cedimenti strutturali della volta o di pericoloso effetto diga nel sottosuolo. Segnalato il problema all'ufficio ecologia del comune, il tecnico geometra Andrea Introini, lo stesso assessore geometra Luca Bini, muniti di stivaloni messi a loro disposizione dalla protezione civile e con la stessa prociv lavenese, si sono calati all'imbocco del canalone sotterraneo e, con potenti lampade, hanno risalito dal lago il corso idrico del riale percorrendo la lunga galleria, verificando la volta e le canalizzazioni sotterranee che riversano le acque piovane nel tunnel principale, scoprendo così, come al contrario, di quanto era avvenuto dopo l'esondazione del 2000, questi fosse completamente pulito o meglio, ripulito dalla forza idrica causata dalla piena dello stesso che, in questa forte azione aveva probabilmente provocato le vibrazioni sentite dagli abitanti. Si è scoperta, invece della presenza possibili "pantegane", una stupenda colonia di pipistrelli. Ma quello che ha fatto tirare un sospiro di sollievo è stata la pulizia del tunnel. Ora non resta che avviare la necessaria procedura per la rimozione alla foce a lago, dei diversi metri cubi di ghiaione, che sono il frutto della pulizia idrica della galleria, in modo da favorire al meglio il forte deflusso idrico del tunnel verso il lago. Del resto, come noto, il monitoraggio dei corsi d'acqua è di rilevante importanza per contrastare ove possibile, pericolose tracimazioni e allagamenti, come è avvenuto per la "Tempesta di Natale", quando le forti piogge, hanno portato alla tracimazione del Fassora, che ha allagato diverse abitazioni. Resta scoperto in questo senso il rafforzamento dell'argine alla ex Monterosa, così come il problema della griglia sullo stesso Fassora, che rappresentano spine nel fianco per la prociv, ad ogni intensa precipitazione. (C.P.)

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