SISTEMAZIONE A MONTE DEL RIALE A LAVENO

LAVENO MOMBELLO - 30.08.2014 - Mentre ben poco può fare un comune contro le periodiche esondazioni del lago, se non operare a favore della limitazione dei danni e dei disagi che questo comporta, ben di più si può fare a favore della prevenzione in generale per quanto riguarda il reticolo idrico minore, riali e torrenti. Nei giorni di ferragosto, i tecnici comunali e l'assessore Luca Bini, hanno ispezionato con la Protezione civile, la galleria idrica che raccoglie le acque del Riale che scende dal Sasso del Ferro e che raccoglie le acque della zona di Montecristo e Monteggia, trovandolo perfettamente ripulito, questo anche grazie alla stessa pressione idrica esercitata nei circa 600 metri di tunnel che passano sotto via Roma, e piazza Italia. Ma lo stesso riale che ha una notevole forza idrica e che in passato ha creato non pochi problemi, ha visto nei mesi scorsi, con un impegno finanziario di circa 200 mila euro

, la pulizia delle vasche di contenimento dei detriti portati a valle. Ora, in attesa dell'intervento già posto in programma e che riguarda la pulizia della foce a lago, dove si sono accumulate tonnellate di sedimenti ghiaiosi, in modo da rendere lo sbocco a lago più ottimale, a monte, è stato fatto un'importante lavoro di pulizia e regimentazione dell'alveo. Un lavoro che vede la "messa in luce" di alcune cascatelle che si manifestano particolarmente durante le piene, si da renderle già apprezzata meta di alcuni escursionisti e appassionati di trekking della montagna. Il lavoro di messa in sicurezza ha comportato inoltre un miglioramento forestale, con l’obbiettivo della difesa del territorio e il rafforzamento delle sulle scarpate. Si è poi proceduto alla rimozione del materiale che si era depositato nel suo alveo, la realizzazione cabalette in legname e pietrame, con la tecnica dell'ingegneria naturalistica. E' stato necessario anche l'intervento di un elicottero per l’approvvigionamento del materiale utilizzato per la realizzazione delle opere di monte. Di relativa importanza è stata inoltre la messa in sicurezza dei sentieri esistenti per garantire l’accesso alle aree di lavoro. Sentieri che sono ora utilizzati dagli appassionati di trekking di montagna e turisti. Per quanto concerne le opere di sistemazione selvicolturale, queste hanno interessato circa 5.9 ettari, mentre gli interventi di sistemazione idrogeologica hanno riguardato una superficie di circa 600 mq, ed hanno portato alla mesa in sicurezza dei versanti per una superficie di circa 1200 mq.

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