IL LIVELLO DEL LAGO MAGGIORE INIZIA A SCENDERE

LAVENO MOMBELLO - 07.11.2014 - Il livello del lago Maggiore da questa notte ha iniziato la fase di rientro negli argini, come mostra il grafico delle ore 8 di questa mattina e come previsto ieri dalla Protezione civile di Laveno Mombello, presso la quale è operativa la centrale di monitoraggio dei livelli del lago. Resta il consiglio di cauta navigazione vista la presenza di isole di detriti al centro lago e di tronchi semi sommersi alla deriva. Iniziano i lavori di consolidamento dell'argine del Canale Scolmatore Fassora della Comunità Montana, in zona Pradaccio, che in seguito alla rottura, ha causato l'allagamento di alcune abitazioni. Purtroppo qualcuno se ne era già accorto mesi fa e purtroppo non ha segnalato la situazione agli enti preposti. Ora si assicura un'intervento che dovrebbe scongiurare in futuro il ripetersi di simili allagamenti,

allegerendo le portate del rio Fassora verso la zona del Molinetto, che ha rischiato un'ennesimo allagamento (si è allagata la strada e alcuni giardini). Iniziati inoltre lavori di messa in sicurezza della frana in via Ai Ronchi (zona Monteggia) da parte della proprietà e oggi la protezione civile di Laveno Mombello, che ha seguito sin dall'inizio l'evoluzione del franamento, metterà in opera un telo di protezione antierosione per le pioggie previste per la prosssima settimana. Ieri la stessa protezione civile ha eseguito con i tecnici comunali e il geologo un nuovo sopralluogo della zona. 42 sono stati gli interventi per allagamenti, piante cadute, smottamenti e franamenti fatti dalla Protezione civile a Laveno Mombello, oltre al monitoraggio della Centrale di Monitoraggio. La stessa Prociv fa presente come nel Piano Comunale di Protezione Civile, sia sconsigliato nella fase di esondazione l'uso delle idrovore per vuotare gli scantinati. Azione inutile, visto che si opera sui livelli del lago e che purtroppo, tale azione peggiora il sistema idraulico del terreno, a causa della pressione esercitata dal lago verso terra, escavando di fatto maggiormente il sottosuolo. La sabbia e i detriti che si riscontrano durante questa azione di pompaggio degli scantinati, sono la riprova di quanto già segnalato dai geologi e tecnici idrogeologici. Pompando dagli scantinati con il livello ancora alto del lago, si compie un danno al sottosuolo. Durante la piena del Boesio, per la seconda volta non si è avuto alcun contributo dalla nuova vasca di laminazione posta fra Cittiglio e Laveno, malgrado le promesse fatte, dopo la "Tempesta di Natale", quando il Boesio aveva raggiunto la soglia di tracimazione all'altezza della Ex Monterosa e la vasca non era entrata in funzione, che il problema sarebbe stato risolto. Lo stesso sindaco Graziella Giacon ha portato ieri in Comunità Montana il problema.

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