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LAGO SCESO DI 25 CENTIMETRI ALLE ORE 08 DI OGGI

LAVENO MOMBELLO - 08.11.2014 - Foto di Monica Mattana - Oggi sarà completato, da parte della Protezione civile di Laveno Mombello la posa del telo antipioggia sul fronte della frana che minaccia le due abitazioni, ancora evacuate per motivi precauzionali, ieri la prociv è riuscita con l'aiuto dei geologi e dei tecnici comunali, ad intercettare la falda idrica che è stata la concausa del vasto franamento di oltre 100 metri cubi di terreno e rocce, posando un tubo provvisorio per recuperare e smaltire l'acqua che corre in una vena sotterrranea. Con la posa poi dei teli antipioggia, mentre si stanno completando da parte di un'impresa i lavori di messa in sicurezza del versante, le abitazioni da lunedì potrebbero tornare agibili e le famiglie (9 persone) potrebbero rientrare nelle rispettive abitazioni.

Il Lago Maggiore ha iniziato la fase di rientro negli argini, questa mattina alle ore 08 si era abbassato complessivamente di 25 centimetri come mostra il grafico della Centrale di monitoraggio della prociv lavenese. Ma ora si teme per la nuova ondata di maltempo prevista a partire da domani, domenica 9 novembre con intensificazione da luned 10 novembre. Gli sbarramenti della diga della Miorina posti dopo Sesto Calende verso il Ticino, sono aperti già dall'inizio della settimana, ma l'apporto idrico è stato realmente consistente. Da ieri le acque in uscita, finalmente hanno superato quelle in entrata, 1.300 metri cubi d'acqua in entrata contro i 1.340 in uscita. La quota massima raggiunta in questa ennesima esondazione del lago, è stata di 2 metri e 60 sullo zero idrometrico della stazione di monitoraggio della protezione civile di Laveno Mombello che è posto a 193,01 metri sul livello del mare. I danni di questa esondazione risultano tutto sommato abbastanza contenuti, nonostante centinaia di scantinati allagati e molto materiale e attrezzature danneggiati, più pesanti i danni legati a smottamenti e allagamenti legati ai corsi d'acqua. Resta il consiglio di cauta navigazione vista la presenza di isole di detriti al centro lago e di tronchi semisommersi alla deriva. Venerdì 7 novembre si sono iniziati i lavori di consolidamento dell'argine del canale scolmatore Fassora della Comunità montana in zona Pradaccio, che in seguito alla sua rottura, ha causato l'allagamento di alcune abitazioni. I lavori in corso che continueranno martedì, prevedono di giungere ad una migliore regolamentazione idrica della zona, anche in vista di nuovi apporti idrici della zona del campo sportivo. Durante la piena del Boesio, per la seconda volta non si è avuto alcun contributo dalla nuova vasca di laminazione, realizzata dalla Comunità Montana e posta fra Cittiglio e Laveno, questo malgrado le promesse fatte, dopo la "tempesta di Natale", quando il Boesio aveva raggiunto la soglia di tracimazione all'altezza della Ex Monterosa e la vasca non era entrata in funzione. La questione è stata portata dallo stesso sindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon, in discussione presso la giunta dell'ente montano che ha chiesto ai tecnici chiarimenti in merito. (C.P.)

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