FALSO ALLARME DI PERSONA IN DIFFICOLTA'

LAVENO MOMBELLO -30.11.2014 - Gran trambusto, poco prima di mezzogiorno di ieri a Laveno Mombello, per la ricerca di una persona ritenuta in difficoltà sul monte del Sasso del Ferro. Nello spiazzo esterno al cimitero sono giunti nel volgere di pochi minuti, un'elicottero dei Vf, una squadra del soccorso alpino e fluviale dei vigili del fuoco, due squadre di vigili del fuoco, personale sanitario con ambulanza e auto medica, carabinieri e protezione civile, per quello che poi, fortunatamente si è rilevato un falso allarme. Le ricerche si sono concentrate nella zona impervia del Sasso del Ferro, il monte che sovrasta Laveno, sulle rocce a strapiombo sullo stesso cimitero lavenese. L'allarme era giunto al 112 attorno alle 11,20, da parte di una donna che risiede nella zona del cimitero di Laveno. Mentre sembra che altre persone hanno sentito gridare e qualcuno avrebbe udito, nell'eco che giungeva a valle, la parola "Aiuto!".

Mentre sul posto convergevano i soccorsi di "terra", da Malpensa, vista anche la zona impervia che si snoda sopra la via Varese lungo la 394 Dir, si alzava in volo l'elicottero dei vigili del fuoco, il "drago" con a bordo il Saf, il gruppo specializzato nelle operazioni di salvataggio nelle zone impervie. Immediatamente, visti precedenti falsi allarmi analoghi e dopo che nella mattinata si erano uditi echeggiare sul monte degli spari, la protezione civile chiedeva informazioni al capocaccia del Medio Verbano Vigani, riferendo poi agli stessi carabinieri come lo stesso capo caccia comunicava che proprio nella zona indicata, nella mattinata avevano operato 43 cacciatori e che non avevano notato altre presenze. Probabilmente, al termine della battuta di caccia, che ha visto tutti e 43 i cacciatori rientrare senza alcun ferito o disperso, a caccia terminata, all'incirca all'ora in cui si sarebbero udite le grida, i cacciatori avevano richiamato i cani. Forse è stato questo vociare a trarre in inganno. Era già accaduto anni fa, a qualche centinaio di metri più verso Laveno, sopra la corte Baratelli un caso analogo e si deve alla particolare acustica della zona montana se le grida dei cacciatori si sentono abbastanza chiaramente sino alle zone sottostanti nell'area che va dal cimitero alla corte Baratelli.

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