PRIMI RIENTRI PER GLI EVACUATI DI CERRO

LAVENO MOMBELLO - 05.12.2014 - Alcune famiglie erano state evacuate la notte tra sabato 15 e domenica 16 novembre quando si è consumata la tragica morte di due persone il nonno, Giorgio Levati, e la nipote, Adriana. Giovedì 4 dicembre è lo stesso sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon, ad annunciare la revoca dell'ordinanza: "Ho firmato proprio oggi la revoca delle prime tre evacuazioni, ordinanze che risalgono allo scorso 16 novembre a seguito del verificarsi di diversi franamenti che hanno interessato il nostro territorio. Le prime tre revoche, riguardano la parte alta di via Gattirolo a Cerro di Laveno con il residence La Sequoia, le cui persone evacuate hanno più volte manifestato una serie di pesanti disagi e che ora i nostri tecnici comunali e i geologi vedono la fattibilità di rientro, pur mantenendo la zona sotto stretto monitoraggio."

Oggi,venerdì 5 dicembre è attesa da parte del sindaco la revoca per altre persone evacuate in via Buonarroti, dopo che Giovanni Cerrani (lo stesso che per alcune notti ha dovuto dormire nell'auto per fare la guarda ai propri animali, dopo un furto a suo danno di dieci galline) è riuscito, a tempo di record, a mettere in sicurezza l'area. Ha posizionato teli permeabili nell'area della frana, che dalla collina Sironi minaccia il suo capannone e le case più a valle. Inoltre, sotto la guida dei geologi e dei tecnici comunali, ha realizzato il muraglione di base a protezione della via, che dovrebbe essere riaperta proprio venerdì 5 dicembre. Lo stesso sindaco ha poi ha fatto presente che "anche per tutte le altre zone a rischio, si sta lavorando a pieno ritmo per giungere a soluzione e messa in sicurezza delle singole emergenze che si sono registrate lo scorso mese. Resta al momento chiusa ancora la via Gattirolo nel tratto della frana". Nel frattempo si stanno in questi giorni studiando alcune integrazione al Piano Comunale di Protezione Civile, che già redatto sulla base delle esperienze acquisite in questi ormai quasi quarant'anni di attività del gruppo comunale, strumento si è rivelato ottimale. Ora se il piano tiene ben conto di prevenzione e previsione, sulla base delle nuove tecnologie, si sta studiando un'integrazione che riguarderà le fasi di allertamento locale, soprattutto la dove esistano come al momento attuale situazioni critiche che richiedono tempi lunghi di messa in sicurezza per il rientro delle persone evacuate. Si punta anche a messaggi via sms con le persone residenti in zone critiche e più avanti il sistema potrebbe riguardare anche commercianti ed esercenti, sia per la quantità delle piogge, sia per gli andamenti dei livelli del lago, quanto questi oltrepassa la soglia di attenzione. (C.P.)

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