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SCATTA IL NUOVO REGIME FISCALE PER I FRONTALIERI

LUINO - 05.01.2015 - Scatta il nuove regime fiscale per i frontalieri: tasse in aumento! E' scattato dal primo gennaio 2015 il nuove regime fiscale per i frontalieri. Fra le buone notizie spicca l’aumento fino a 7.500 euro della franchigia deducibile del denaro guadagnato in Svizzera di inserire nella dichiarazione dei redditi italiana. Il «bonus» permetterà una riduzione della quota Irpef dovuta allo Stato italiano. D’altra parte, però, si assiste al rincaro dell’imposta alla fonte svizzera, con l’aumento della aliquote dovuto a un provvedimento approvato dal Gran Consiglio, che ha elevato al 100% il moltiplicatore comunale. Ecco alcuni esempi: un lavoratore celibe, con reddito lordo annuale di 52.000 franchi, passa da un’aliquota del 7,1% (ovvero 3.692 franchi) a un’aliquota del 7,9% (ovvero 4.108 franchi). Un lavoratore sposato con coniuge a carico e senza figli, con reddito lordo annuale di 52.000 franchi passerà da un’aliquota del 2,7% (1.404 franchi) a un’aliquota del 3% (1.560 franchi).

Un lavoratore sposato con coniuge che lavora e con un figlio, con reddito lordo annuale di 52.000 franchi: passa da un’aliquota del 1,8% (936 franchi) a un’aliquota del 2,1% (1.092 franchi). Nessuna variazione per i frontalieri sposati con coniuge a carico e due figli con reddito lordo annuale di 52.000 franchi, per il quale l’aliquota rimarrà sempre ferma a zero. Il rincaro si applicherà unicamente ai detentori di permesso G con rientro giornaliero; saranno esclusi i permessi G con rientro settimanale e i permessi B. C’è inoltre la possibilità di dedurre le spese professionali dalla dichiarazione svizzera. Infatti il governo ha annunciato l’intenzione di adeguare la legislazione fiscale alle sentenze del tribunale federale, che in numerosi casi ha concesso ai frontalieri la possibilità di dedurre le spese professionali (viaggi, pasti e altro) in sede di dichiarazione. I responsabili dell’Ocst, il sindacato ticinese di ispirazione cattolica, a fronte delle tante richieste su questa pratica fanno sapere che potranno ricorrere a questa soluzione unicamente quei frontalieri che producono almeno il 90% del reddito familiare in Svizzera. (C.P.)

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