SI RIPETE, MERCOLEDI' 7 GENNAIO, LA "FESTA DEI LUMIERI"

CANNOBIO - 05.01.2015 - Mercoledì 7 gennaio a Cannobio torna la processione dei Lumineri, quale momento di grande religiosità in ricordo del miracolo della Sacra Costa che si narra avvenne il 7 gennaio 1522. Migliaia di piccole luci brilleranno sui davanzali delle case, nelle strade e sulle barche. Alle 17,30 la Santa Messa in Collegiata, con la calata del reliquiario, quindi la processione fino al lungolago. Molti i fedeli che tradizionalmente prendono parte a questa manifestazione religiosa e che poi gusteranno la cena tipica della festa dei Lumineri: pasta, fagioli e luganighe. L'atmosfera della cittadina lacustre piemontese sarà resa ancora più suggestiva dalle migliaia di lumini che ornano il centro e le vie della località rivierasca, lumini sulle barche nel lago, ma soprattutto lungo il tragitto della tradizionale processione, che vede portare la "Sacra Costa" (il Miracolo della Santa Pietà di Cannobio) dalla basilica di San Vittore sino al Santuario della Pietà.

Si parla di diecimila lumini che saranno accesi nella cittadina rischiarandola con un tocco originale e suggestivo nelle ore notturne, reso ancor più particolare dallo spegnimento dell'illuminazione pubblica. Si ripropone cosi la serata più modesta della notte del 7 gennaio 1522 quando la gente accorse per rendersi conto del miracolo che era accaduto: da una tavoletta sacra, dedicata alla deposizione di Cristo dalla croce, sgorgò del sangue da una piccola costola. Alle 17,30 la messa solenne aprirà le celebrazioni nella collegiata di San Vittore, seguita dal bacio della reliquia da parte dei fedeli e da una lunga processione che si snoderà fino al santuario. Secondo la leggenda devozionale all'origine della festa, a Cannobio, che avvenne nei giorni dell'8, 9, 10 e 28 gennaio del 1522, nell'osteria di Tommaso Zaccheo, quando una cameriera, recatasi al piano superiore della locanda per recuperare dei lenzuoli per gli avventori, si accorse della perdita di sangue da un piccolo dipinto su pergamena della Pietà di Cristo, raffigurante il Cristo, con ai lato San Giovanni e la Madonna. Il giorno seguente venne trovata sulla tovaglia sottostante al dipinto una piccola costola sanguinante proporzionata al Cristo raffigurato. La Sacra Costa venne raccolta in un calice e portata in processione nella Chiesa parrocchiale di San Vittore, dove ancora oggi è custodita, in un prezioso reliquiario che il cardinale Federico Borromeo ha donato nel 1605. In seguito l'osteria venne demolita per fare spazio alla costruzione del maestoso Santuario, fortemente voluto da San Carlo Borromeo, il Santuario della Santissima Pietà, che tuttora custodisce il quadro e i lenzuoli intrisi di sangue in un'urna dell'altare maggiore. L'aspetto più profano della festa è la suggestiva visione della cittadina illuminata solamente da quelli che vengono chiamati lumineri, che oggi sono stati sostituiti da lumini rossi da cimitero. Essi vengono posti dagli abitanti su ogni davanzale del paese, e sono inoltre presenti lungo le stradine del borgo cannobiese e sulle imbarcazioni che accompagnano anche lungo il lago il passaggio della processione religiosa. Ecco il motivo per cui la festa viene anche definita da alcuni "La festa dei lumineri". (C.P.)

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