"GIORNO DELLA MEMORIA" - SABATO 31 A MONVALLE

MONVALLE - 28.01.2015 - Anche quest'anno il comune di Monvalle vuole ricordare con una importante iniziativa il "Giorno della Memoria" e dei Caduti monvallesi della seconda guerra mondiale, con l'iniziativa "Piccole e Grandi Storie". La mostra verrà inaugurata sabato 31 gennaio alle ore 21,00 presso la sala consiliare del comune di Monvalle e resterà aperta al pubblico sino al 22 febbraio negli orari di apertura degli uffici comunali. Lo stesso sindaco Franco Oregioni commenta: " Il 27 gennaio “Giorno della Memoria”, istituito con legge parlamentare, ha lo scopo di ricordare la Shoah (sterminio del Popolo Ebraico) e i deportati militari e politici italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte. La data prescelta coincide con quella del 27 gennaio 1945, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.

E’ importante conservare la memoria di quel periodo tragico della storia del nostro Paese e dell’Europa, con drammi che hanno coinvolto direttamente anche famiglie monvallesi." Infatti, nelle vicende belliche della seconda guerra mondiale i militari monvallesi caduti sono stati ben sette. "Per tutti sarebbe importante e doveroso poter svolgere una ricerca di carattere storico - aggiunge il sindaco - che ne ricostruisca le figure e la vita . È una ricerca che si è voluto iniziare nel 2013 con i primi due militari: il Carabiniere Carlo Bardelli e il Tenente Pilota Mascetti Ambrogio . ricerca che ora prosegue con l’Alpino Mascetti Renè Luigi. Grazie ad una serie di circostanze favorevoli ed al ritrovamento di preziosi documenti è stato possibile oggi ricostruire e illuminare anche la figura di questo militare, della sua esistenza breve ma meritevole di essere riconosciuta e valorizzata. Così con le carte e i ricordi della famiglia Mascetti, messe a disposizione dai figli Luigi e Maria è possibile ora, con questa mostra, descrivere nelle linee essenziali la vita dell’Alpino Mascetti Renè e ricostruirne anche il tragico destino finale. Attraverso il carteggio e la documentazione esposta, oggi possiamo conoscere con precisi dettagli le sofferenze fisiche patite e il valore di quel sacrificio, vicenda pienamente coerente con lo spirito e le finalità del ”Giorno della Memoria”. Attraverso i documenti, i cimeli e le fotografie esposte nella mostra e nelle pagine che seguono, ci è possibile ripercorrere questa breve esistenza, riconoscere il valore umano e ideale di quel sacrificio, ricavarne un insegnamento, rinnovarne il ricordo. Ora, per noi tutti, questi non sono più solo nomi e cognomi scolpiti nel marmo, ma esistenze, vite tragicamente concluse nella Storia, affidate per il futuro alla nostra memoria e alle nostre coscienze . " Mascetti 3 -LA FAMIGLIA DI ORIGINE LA GIOVENTU’, LA VITA MILITARE E L’EPILOGO Mascetti Renè Luigi nasce a Turro il 29 settembre 1910 dal padre Angelo, già muratore in Francia e da Gibillini Angela. Negli anni di gioventù, nel 1926, quindi a 16 anni, lo troviamo impegnato in una scuola di disegno; di quel periodo si sono ritrovati esercitazioni e lavori, ben conservati e presentati nella mostra. Contemporaneamente inizia a lavorare come muratore e gli esercizi di disegno danno ulteriore valore al suo lavoro con buone capacità di esecuzione e viene già considerato come un ”fine” muratore, richiesto in vari cantieri per la costruzione di ville sulla sponda piemontese del lago, come testimoniato dai ricordi della famiglia. Nel 1931, all’età di 21 anni viene chiamato alle armi e arruolato nel 4° Reggimento Alpini, Battaglione Intra, e al termine del servizio di leva, viene congedato il 5 settembre 1932. Negli anni successivi riprende l’attività di muratore. Il 18 aprile 1936 si sposa in Monvalle con Binda Antonia e dal matrimonio nascono i figli Luigi e Maria. Viene richiamato al servizio militare in data 25 novembre 1940 per l’entrata in guerra dell’Italia nello scenario della seconda Guerra Mondiale, e viene nuovamente assegnato al 4° Reggimento Alpini, nel Battaglione Intra e successivamente al Battaglione Val Toce, con una collocazione sul fronte di guerra al confine Italo-Francese. In seguito, probabilmente in Montenegro, dove nel 1942 era stato trasferito l’intero Battaglione Intra, dopo il drammatico 8 settembre 1943, viene catturato dalle truppe tedesche ed inizia il dramma personale dell’alpino Mascetti Renè e della sua famiglia. Dalla documentazione esistente nell’Archivio comunale e da quella conservata dalla famiglia veniamo a sapere che, nel mese di giugno 1944,l’alpino Mascetti si trova in un campo di prigionia e lavoro a Friedrichshafen, in Germania. In una prima lettera alla famiglia egli scrive di essere ormai da 10 mesi in quel campo, quindi vi era arrivato nell’autunno del 1943, dopo la cattura da parte dell’ex alleato tedesco e dopo essere transitato dal campo di prigionia per militari denominato “STALAG VB VILLINGEN”, come risulta dalla intestazione di alcune lettere. Il campo di prigionia/lavoro di FRIEDRICHSHAFEN, sul Lago di Costanza, era invece localizzato nel sito industriale della fabbrica ZEPPELIN, (storicamente famosa per la costruzione dei dirigibili ) e altre industrie che in quel periodo avevano sviluppato produzioni belliche importanti per l’esercito tedesco, soprattutto per il settore aereonautico con i caccia-bombardieri DORNIER e con i motori MAYBACH. Appunto per questa importanza strategica, i siti industriali di FRIEIDRICHSHAFEN furono oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle truppe alleate nell’anno 1943 e in forma ancora più frequente nell’anno 1944 con una incursione rilevante il 28 aprile 1944 . Il bombardamento successivo, del 20 luglio 1944, altrettanto massiccio, fu fatale e vi trovò la morte l’alpino Mascetti, insieme ad altri 94 militari internati in quel campo. Aveva 34 anni. Renè Mascetti venne sepolto nei giorni successivi, in FRIEDRICHSHAFEN, con una inumazione provvisoria che aveva il n. 15. Verso la metà degli anni ’50, a seguito di accordi tra i governi italiano e tedesco vennero realizzati, in varie località della Germania, dei nuovi cimiteri destinati ai Militari Internati Italiani ( I.M.I.) e definiti “CIMITERI D’ONORE”. Attualmente, le spoglie dell’alpino Mascetti Renè Luigi riposano nel cimitero d’onore di Monaco di Baviera , (vedi foto) con la seguente posizione : riquadro 5, fila 1, tomba n.31.

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