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ORDINANZA CONTINGIBILE URGENTE - PER LA FRANA

LAVENO MOMBELLO - 29.01.2015 - Vista l'inadempienza alla propria ordinanza del 21 novembre scorso, da parte del proprietario della nota collina franata, da una parte sulla casa Levati, dove si sono registrate due persone morte e sulle cui cause è aperta un'indagine da parte della magistratura varesina che dovrà appurare se vi siano responsabilità, ed anche verso il lato di via Buonarroti, il sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon, ha emesso ieri una nuova "Ordinanza contingibile urgente", in cui ordina allo stesso Carlo Sironi, proprietario della collina instabile, di provvedere, entro e non oltre 15 giorni, a mettere in sicurezza i relativi versanti. Si ricorda come in merito alla situazione di instabilità dei versanti della collina Sironi, ci siano ancora una decina di persone evacuate, che vivono con grave disagio questa situazione.

Il sindaco aveva già intimato alla proprietà Sironi, con due successive ordinanze del 21 e 25 novembre scorso, di provvedere con somma urgenza, sotto la guida di tecnici abilitati, alla valutazione e verifica della stabilità dei versanti, all'immediato taglio ed esportazione delle conifere presenti al fine di alleggerire il carico sul terreno e alla sostituzione della palificata ammalorata, con la posa di gabbioni di tenuta e consolidamento del terreno. Per questo si legge nell'ordinanza resa nota a Carlo Sironi: "Di provvedere, entro e non oltre 15 giorni dalla notifica, alla verifica della stabilità del versante, già oggetto di abbattimento del patrimonio arboreo ivi presente, depositando presso il protocollo comunale, una puntuale perizia a firma di tecnici abilitati. Si informa che, decorso infruttuosamente tale termine, stante la reale urgenza di verificare la possibilità di consentire il rientro alle proprie abitazioni ai nuclei familiari sfollati, l'Amministrazione Comunale provvederà ad eseguire tutti gli interventi necessari per le verifiche di stabilità del versante, addebitandone le relative spese alla proprietà." L'ordinanza è stata resa pubblica e trasmessa alla Prefettura, alla Questura, al presidente della Giunta Regionale, alla Provincia di Varese e alla forze dell'ordine e alla Protezione civile, ricordando inoltre che l'inosservanza, costituisce altresì violazione perseguita ai sensi dell'articolo 650 del codice penale. A questo atto si è giunti dopo che sono state vanificate diverse trattative per giungere ad una soluzione condivisa urgente. Tutto questo mentre sale la protesta ed i disagi delle persone che dal tragico 15 novembre scorso sono evacuate, ed alcune sono state persino costrette a dormire in macchina, all'addiaccio. Bisogna poi aggiungere che due vie comunali sono tutt'ora bloccate da questa situazione di instabilità dei versanti, con danno e disagio viabilistico ed anche al settore commerciale.

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