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LUINESE TENTA DI PAGARE UNA MULTA, CON 7 ETTI DI MONETINE

CASLANO (CH) - 11.03.2015 - Da "Il Corriere del Ticino - Da una parte il principio che i soldi son soldi, dall'altra il buon senso. In mezzo, quattrocento monete da 5 centesimi di franco e una multa da pagare. Comincia tutto martedì scorso a Caslano. Una frontaliera luinese di origini sudamericane sta guidando la sua auto sulla strada cantonale ed è in colonna. Con una mano tiene il volante e con l'altra, ahi lei, il cellulare. Colta in flagrante dalla Polizia comunale, riceve una contravvenzione di 100 franchi che l'agente di turno invita a pagare subito, ma la signora non ha con sé abbastanza denaro. In questi casi – ci spiegano al comando – viene chiesto di lasciare qualcosa come garanzia. Non è una legge, ma una prassi in uso a Caslano per far fronte al problema delle multe non pagate e che la Polizia cantonale, ad esempio, non adotta: se non può essere saldata subito,

la contravvenzione viene inviata alla ditta o al domicilio estero. Sta di fatto che la protagonista della nostra storia decide di consegnare il suo permesso G e se ne va. Il problema sorge quando torna per pagare: con sé ha 80 franchi in banconote e 20 in monetine da 5 centesimi, che i funzionari allo sportello rifiutano d'incassare mandando l'automobilista su tutte le furie. "Lavoro in un ristorante e quelle monete, che arrivano dalle mance, le avevo raccolte in un salvadanaio – racconta – Ho portato quelle perché onestamente non avevo altri soldi. Il lavoro non è molto ed è a ore. Sto aspettando lo stipendio e le banconote preferisco prelevarle per dare da mangiare ai miei figli". La questione può essere risolta andando a cambiare in banca o in posta, ma la donna non sceglie la via pragmatica e difende la sua idea. "Già mi hanno dato la multa, perché dovrei andare io a cambiare? Al ristorante quando qualcuno paga con le monetine le accetto, anche se rompono. Sono sempre soldi!". Alla Comunale di Caslano dicono di non poter accettare i 5 centesimi in base a una direttiva interna e di aver chiesto gentilmente alla signora di recarsi in una banca che distava poche decine di metri. L'atteggiamento della donna invece non è stato molto gradito. La scelta di portare le monetine, in particolare, è stata percepita come una provocazione. Al comando di Caslano in ogni caso dovrà tornarci. Cederà a un pagamento meno "frammentato" o i funzionari si armeranno di pazienza e conteranno le monetine?

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