OPERAZIONE "SGOMMA CALDE'" CON PULIZIA DEI FONDALI

CASTELVECCANA - 16.03.2015 - (nella foto, i partecipanti posano con il sindaco di Castelveccana) - Giornata ittico-ecologica, quella che si è svolta in questo fine settimana sul caratteristico lungo lago di Caldè, sotto Santa Veronica, che ha visto una nutrita presenza di sub, con il supporto della Protezione Civile della Valtravaglia e del puntuale servizio della "Eco Nord" , per il recupero del materiale rinvenuto sui fondali e lungo la riva. Si parla dei fondali prospicienti il lungo lago della frazione balneare di Castelveccana. L'operazione fondali puliti, ha visto all'opera la Settegradi Divers, Associazione sub di Portovaltravaglia, ed è partita dopo un accurato sopralluogo dei fondali, con la realizzazione di un filmato subacqueo che è stato poi presentato al sindaco di Castelveccana Ruggero Ranzani. "Un filmato - ha commentato lo stesso sindaco - che oltre a mostrare acque pulite e limpide, ha purtroppo immortalato

la presenza di un centinaio di copertoni presenti nei fondali. Con molta probabilità di tratta di gomme che turisti, pescatori e locali, utilizzano per poggiare la chiglia delle imbarcazioni, una volta ormeggiate lungo la riva e che le ripetute esondazioni del lago hanno trascinato verso il fondale." La decina di sommozzatori si è immersa per l'operazione di recupero, denominata dall'assessore alla protezione civile di Castelveccana Lorenzo Canazza, giusto appunto "Sgomma Caldè". Sono state così recuperate oltre 100 gomme d'auto che la Protezione civile ha caricato sul proprio gommone e una volta trasportate a riva sono state consegnate per lo smaltimento ai tecnici dell'Eco Nord, presenti sul lungo lago, insieme ad altri rifiuti recuperati dal lago. Sul posto era presente anche la polizia locale, vista l'ordinanza emessa dall'autorità di bacino contenente il divieto di navigazione nella zona, al fine di garantire la sicurezza dei sub al lavoro. Ma lo stesso sindaco, in questa occasione, al termine dell'operazione di pulizia, ha fatto posizionare alcune decine di fascine, portate dalla protezione civile, che saranno utili alla ripopolazione ittica del lago, sempre con la collaborazione dei sommozzatori che le hanno vincolate sui fondali. La costruzione delle cosiddette “legnaie” è una vecchia tradizione dei pescatori di lago. Alle origini, la posa sui fondali di grossi ammassi di fascine di legna, era un’attività strettamente collegata al prelievo del pesce. Per un certo periodo, nella seconda metà del secolo scorso, la posa delle legnaie era caduta in disuso un po’ dappertutto, ma negli ultimi anni è stata rivalutata. Lo scopo principale delle legnaie è quello di favorire la riproduzione del pesce persico, che depone lunghi nastri di uova adesive sui rami sommersi e sulla vegetazione acquatica. In realtà, il rifugio offerto dalle fascine di legna viene sfruttato anche da molte altre specie di pesci. Una tecnica che è ritenuta più che mai ottimale dagli stessi pescatori, sia professionisti che dilettanti. Al termine della giornata di lavoro, puntuale è giunto il plauso del sindaco di Castelveccana per il buon lavoro fatto da tutte le componenti.

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