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TURISTA CADE GIU' DAL CESTELLO DELLA FUNIVIA

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LAVENO MOMBELLO – 20.03.2015 - Vedi foto -Precipita giù da un cestello della funivia e riporta contusioni varie e traumi alla gamba e all’anca. La zona impervia è stata raggiunta dalla protezione civile di Laveno Mombello, con il proprio fuori strada e vista la situazione, in contatto con i carabinieri di Laveno Mombello, data l’impossibilità di contattare il 112, nella zona ci si collega al 112 dei carabinieri di Verbania, ha chiesto l’intervento dell’elisoccorso del S.Anna di Como. E’ accaduto attorno alle ore 16, di ieri, quando l’uomo G.F. di Triuggio Monza, 47 anni, che faceva parte di una gita aziendale organizzata da una ditta di Monza che si occupa di serramenti, si apprestava a rientrare dopo un’escursione sulla Funivia del Lago Maggiore. Da solo sul cestello durante la discesa, ha raccontato di essersi messo ad armeggiare, senza neppure rendersi conto, con la maniglia di sicurezza, posta all'esterno al cestello.

Una leva che richiede ben tre precise manovre per aprire lo sportello, come da collaudi di sicurezza. L’uomo ha armeggiato per alcuni minuti, sino a quando lo sportello, a cui era appoggiato, si è aperto facendolo precipitare verso il vuoto. L’incidente è avvento a meta percorso. al pilone n°8 poco sotto la “piana de Cujaga” . Tutto sommato in una zona alta circa 4 metri dal suolo. Cosi l’operaio è caduto sul prato sottostante, ove vi sono purtroppo alcune rocce. L’allarme è stato dato dallo stesso titolare dell’azienda, che ha per primo ha raggiunto il ferito (dopo essersi calato incredibilmente a sua volta da un cestello). L’uomo è apparso dolorante, ma in un primo momento sembrava che potesse camminare. Per questo sul posto è stato chiesto l’intervento del fuoristrada della protezione civile di Laveno Mombello, per riaccompagnarlo a Laveno. Ma raggiunta la zona, percorrendo il tracciato tagliafuoco che sale da Cittiglio, la Prociv ha notato che la persona era peggiorata e non riusciva più neppure a muoversi, dolorante in più parti del corpo, al torace e alla gamba, tanto da non riuscire neppure ad alzarsi. Per questo sentiti anche i carabinieri si è deciso per far intervenire l’elisoccorso. Alle 17.00, dopo aver bloccato l’impianto di risalita, l’uomo è stato barellato sull’elicottero, dopo le prime cure ricevute dal medico dell’eliambulanza sul posto, che ha provveduto insieme al personale sanitario e alla prociv a sistemare la persona, che è stata poi verricellata dal soccorso alpino a bordo dell’elicottero, che lo ha trasportato presso l’ospedale di Varese in codice giallo. "Regole non rispettate, mai vista una cosa simile in 50 anni di gestione dell’impianto”, affermano i tecnici e i gestori dell’impianto di risalita. Infatti non era mai accaduto un simile incidente e per di più, con una seconda persona che si è calata giù dai cestelli, in movimento, con i rischi facilmente immaginabili. Quella poi dell’apertura della maniglia, è manovra abbastanza complicata, soprattutto per chi non ne conosce il funzionamento e per questo non si riesce a spiegare come possa essere accaduto.

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