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SARANNO PARZIALMENTE VISITABILI, I CASTELLI DI CANNERO

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CANNERO RIVIERA - 22.04.2015 - Saranno parzialmente aperti al pubblico i Castelli di Cannero. In attesa di festeggiare i 500 anni dalla loro realizzazione, che avrà luogo nel 2019, i Castelli di Cannero (che come noto sono una proprietà Borromeo sul lago Maggiore) sono posizionati di fronte ai comuni della sponda piemontese di Cannero e Cannobio e sono pronti al restauro. Dopo anni di dibattito, si è riusciti a far per così dire "quadrare il cerchio" senza i preoccupati stravolgimenti o interventi a danno dell'ambiente e della natura dei luoghi, vista anche la loro eccezionalità di edifici antichi che tuttavia sono in rovina. Circondati dalle acque del Lago Maggiore, i castelli sono già oggetto di primi interventi risanatori. Lo status di "rovina" realizzata sulle rocce senza collegamenti con la terra ferma, crea un legame speciale con il tempo, misto fra storia, misteri e leggende.

Ma con la realtà di un patrimonio che bisogna pur tuttavia salvare e conservare. "Il piano di recupero" come assicura l'architetto Salvatore Simonetti, coordinatore del progetto di intervento, dibattuto fra i vari enti e associazioni, si pone l'obiettivo di salvaguardare l’immagine poetica del luogo. La soluzione a cui si è giunti vede così una parte del castello che sarà adibita a residenza privata, come già avviene in altre proprietà della famiglia Borromeo (vedi Isola Bella) l’altra sarà fruibile al pubblico. La struttura sarà museo di se stesso. L’architetto parla di come si voglia creare qualcosa di nuovo, nel contesto delle proprietà Borromeo, non un museo di vecchia concezione, che sarebbe limitativo, né un luogo di divertimento, come alcuni progetti avrebbero voluto con bar ristorante etc. Sarà ripristinato l’antico accesso dal lato posto sul versante lombardo e si parla di un nuovo concetto di museo. Ovvero: un "Museo di se stesso", dove saranno mura, architettura originale e scorci suggestivi con all'interno opere d’arte, quello che si aprirà ai visitatori. Sul piano ambientale si pone subito in chiaro che non ci saranno i tanti discussi pontili, o strutture comunque invasive. La stessa amministrazione comunale di Cannobio, con il suo sindaco Giandomenico Albertella, parla di particolare attenzione e di come operare su un edificio dal carattere di “rudere nell’acqua”, sia un'esperienza di per se unica e importante, con l'obbligo primario di rispettare la natura dei luoghi. Sul progetto e sulla sue esecuzione vigilano del resto i comuni di Cannobio e Cannero, la Fondazione Castelli di Cannero, cittadini e associazioni ambientaliste. tutti in accordo al fatto che si debba intervenire prima che dell'antico manufatto resti solo un cumulo di pietre. Sono diversi anni che si discute e si attende un recupero e un possibilmente riutilizzo dell'edificio ai fini storico, ambientalista e turistico. Vi è inoltre il tema non certamente ultimo della questione sicurezza, che è stata alla base dei primi interventi attuati. Gli interventi di messa in sicurezza delle mura, a alla rocca Vitaliana si concluderanno in sei mesi, quindi si procederà con i lavori sulla fortezza dei Malpaga (ovvero l’insieme dell’isola del castello e dell’isolino delle prigioni, sul quale si interverrà in un secondo momento). Tutto ovviamente anche sotto la sorveglianza della Soprintendenza. Il risultato finale sarà che le corti Vitaliana e Malpaga con gli edifici all’interno saranno visitabili, mentre la corte d’Armi verrà riservata ai proprietari ovvero i Borromeo.

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