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25 APRILE A LAVENO MOMBELLO

LAVENO MOMBELLO - 24.04.2015 - Per il settantesimo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dalla Liberazione dal nazifascismo Laveno Mombello, vuole ricordare i partigiani lavenesi caduti per la libertà. La cerimonia ufficiale, indetta dal Comune prevede alle ore 9 del 25 aprile, la deposizione di corone ai monumenti di Laveno, Mombello e Cerro, alle 10 seguirà la celebrazione religiosa presso la "Chiesa Nuova" di Laveno e alle 11, il ritrovo in piazza Italia per la formazione del corteo che con il corpo filarmonico e gli stendardi e le bandiere dei gruppi partecipanti sfilerà per le vie del centro cittadino e raggiungerà il Monumento ai Caduti di Viale Porro, dove si terranno i discorsi ufficiali. In una nota il Centro sinistra ricorda come sia indispensabile ribadire ancora una volta che i valori a cui ispirarsi sono solo e sempre quelli di una democrazia fondata sulla partecipazione, sulla divisione dei poteri,

sul rispetto della persona umana, delle istituzioni, delle regole da parte di tutti. ed aggiunge: "Ad esempio, non è più tollerabile che si ripetano, con sempre maggiore frequenza, nel nostro Paese manifestazioni di  movimenti neofascisti, antisemiti, xenofobi e neonazisti in netto contrasto con i principi e con il carattere antifascista della Costituzione repubblicana. Desideriamo dedicare questa giornata di festa in primo luogo al doloroso ricordo dei caduti, poi per quanto riguarda Laveno Mombello ai partigiani che dettero la vita per la libertà: Anselmo Umberto Marchetti, nome di battaglia “Anselmo” nella divisione Piacenza, fucilato a Nibbiano dai nazifascisti il 24/11/1944; Giovanni Angelo Colombo, della 1a Divisione Partigiana Langhe che operò nel Cuneese, barbaramente trucidato dai nazifascisti in località Gosi di Frabosa Sottana; Cesare Giuseppe Piffaretti, artificiere dell’Esercito e responsabile di tre depositi di munizioni e altro materiale bellico siti nelle gallerie ferroviarie di Taino e di Laveno. Dopo l’8 settembre 1943, si rifiutò di consegnare le chiavi dei depositi ai tedeschi, suicidandosi sotto un treno. Rino Emilio Todesco, nome di battaglia “Balilla”, partigiano a 16 anni in forza al comando della 29a brigata della 8a divisione Vall’Orco (Cuorgnè). Durante un tentativo di sabotaggio, cadde dilaniato lungo la ferrovia Torino-Milano il 6/4/1945. Ma il 25 aprile è da dedicare anche all’impegno di tutti coloro che credono nella democrazia: festeggiamo, dunque, un importante anniversario, ma impegniamoci a farlo con l’azione più forte, che è quella della partecipazione non solo al corteo commemorativo ma con l’impegno di tutti i giorni, per dare ai nostri giovani un futuro migliore."

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