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DUE INIZIATIVE NEL CENTENARIO DALLA NASCITA, DI MARCO COSTANTINI

LAVENO MOMBELLO - 29.04.2015 - Marco Costantini, un grande Maestro dell'incisione. In occasione del centenario della sua nascita, sono ben due le iniziative poste in programma a Laveno Mombello per questo prestigioso artista. Marco Costantini è nato a Laveno il 12 maggio 1915, ed è scomparso sempre a Laveno il 5 maggio 2003. In Villa Frua, dal 2 al 30 maggio 2015; l'iniziativa “A Tavola con Costantini", una mostra in linea con il Tema Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, verranno esposte incisioni sul tema del cibo e tavole apparecchiate con i raffinati servizi da tavola decorati da Marco Costantini. Inaugurazione giovedì 30 aprile 2015 alle 18 presentazione a cura di A. Palazzi e L. Piatti. La seconda iniziativa è quella di una sala permanente presso il MIDeC il Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro, che sarà visibile a partire dal 1° maggio.

Sala permanente resa possibile grazie alla recente donazione di alcune opere della famiglia Costantini-Toci. Nella nuova "Sala Costantini" si potranno ammirare sia preziose ceramiche che incisioni a bulino e acqueforti, ma il percorso espositivo permetterà al visitatore di conoscere meglio anche l’arte dell’incisione e la tecnica del procedimento a stampa per la decorazione su porcellana. L'attività artistica di Costantini inizia a soli 12 anni, dopo aver frequentato la Scuola di Disegno Serale di Laveno (diretta dal professor Mario Aubel) trova lavoro come cesellatore nel campo degli arredi sacri. In seguito lavora alla bottega del Polloni di Varese, quindi a Besozzo e a Malnate. Nel 1940 frequenta la Scuola Umanitaria di Milano per perfezionare la tecnica del bulino. Qui incontra il maestro Ambrogio Nicolini, orafo ed eccezionale incisore. Studia disegno con i pittori Atanasio Soldati, Umberto Zimelli, Enzo Catapano, ed anatomia con lo scultore Donato Gramegna. Conosce a Cerro di Laveno il pittore futurista Luigi Russolo e da lui ottiene indicazioni essenziali per l’incisione all’acquaforte e la stampa al torchio calcografico. Dal 1934 al 1942 Marco Costantini si occupa in proprio, come artigiano, della preparazione degli stampi per le ceramiche di Laveno, riproducendo disegni di Andlovitz, Campi e Ruffoni. Assunto poi alle dirette dipendenze della SCI – Società Ceramica di Laveno, vi lavorò fino al 1966 realizzando anche propri disegni per la decorazione di porcellane tramite incisioni. Dal 1966, chiuso il reparto per la fabbricazione della porcellana Verbano, Costantini si mette in proprio e nasce così la sua “Bottega”, da dove continuerà la collaborazione con importanti ceramiche nazionali e la sua attività d’incisore calcografo, con la partecipazione a numerose mostre personali e collettive. Ha lasciato circa 2000 incisioni calcografiche tra lastre di rame e zinco, la maggior parte bulini, poi acqueforti e tecniche miste. Durante il periodo di attività alla Ceramica Verbano di Laveno, Marco Costantini, assieme ad ottimi chimici, riesce a realizzare il decoro “Incisa oro Zecchino”. Si tratta di una delle tecniche decorative tra le più pregiate, fu inventata nelle ceramiche inglesi Minton nel 1863 e viene eseguita solo su porcellana finissima. La lavorazione è molto lunga e di notevole difficoltà ma, se condotta con grande capacità professionale, può produrre pezzi decorati di grande effetto. Nelle ceramiche di Laveno si completarono pochissimi servizi da tavola: rarissimi e notevoli i pezzi decorati su fasce blu cobalto. Ne sono un esempio i piatti eseguiti per una fornitura al Negus, imperatore d’Etiopia, con un disegno creato appositamente e che rimase classificato come “decoro del Negus”.

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