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LOTTA ALLA PROCESSIONARIA SULLA PISTA CICLABILE

LAVENO MOMBELLO - 02.05.2015 - Lo scorso anno avevano allarmato non poco quanti frequentavano la pista ciclo-pedonale fra Laveno e Cittiglio, alcuni grossi nidi di processionaria presenti sui pini posti all'interno della ex Manifattura Monterosa in zona Pradaccio, ma essendo l'azienda dismessa non si era riusciti ad effettuare una doverosa opere di disinfestazione. La preoccupazione, non era solo per la gente e per i numerosi bambini che la frequentano, ma anche per gli animali, ed in particolare per i cani, da qui ci si è posti il problema per effettuare una puntuale disinfestazione quando nelle scorse settimane i nidi sono riapparsi sulla cima degli alberi, i cui rami raggiungono e sovrastano la stessa ciclo-pedonale. Ora essendo un capannone della ex Manifattura, diventato sede provvisoria quale garage della Protezione civile lavenese, l'appello preoccupato rivolto da alcuni proprietari di cani

e dalle persone che ne frequentano abitualmente il tracciato, alla stessa protezione civile, ha determinato l'intervento, della stessa, che utilizzando la tecnica di arrampicata su piante detta tree-climbing, di cui alcuni volontari sono da tempo specialisti diplomati, la Prociv è intervenuta rimuovendo i rami assaliti dalla processionaria e bruciandoli sul posto, fra i ringraziamenti di quanti ne avevano sollecitato l'intervento. Come noto la processionaria del pino è una farfalla le cui larve (o bruchi) si sviluppano su Conifere, pini in particolare, arrecando danni alle piante e causando a persone e animali azioni epidermiche e allergiche. Le piante di pino sono oggetto di aggressione da parte delle larve dell’insetto, le quali si nutrono degli aghi di pino determinando diseccamenti della chioma e defogliazioni anche di forte entità. La presenza di questi fitofagi in piante collocate in parchi e giardini pubblici o privati provoca, oltre al danno diretto, anche spiacevoli conseguenze dovute alle larve che hanno peli urticanti; i peli possono cadere dai nidi che in primavera si aprono per lasciare uscire le larve, oppure possono essere liberati dalle larve stesse e "galleggiare" nell'aria per poi depositarsi al suolo o sugli "arredi" dei parchi. In queste condizioni la popolazione che fruisce di questi parchi/giardini può subire dei danni da parte dei peli urticanti sia a livello delle mucose (vie respiratorie e occhi) sia per contatto dermale esterno; tali peli contengono sostanze che liberano istamina provocando delle infiammazioni e reazioni allergiche anche molto gravi. Sono oltre una decina i nidi di processionaria, che sono stati così rimossi e distrutti.

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