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IVO SOLDINI PROTAGONISTA A VIRA-GAMBAROGNO

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VIRA GAMBAROGNO - 27.05.2015 - È sicuramente una della più importanti esposizioni di opere dell’artista ticinese Silvio Soldini quella organizzata dalla Associazione GambarognoArte a Vira. Nell’ambito delle “Mostre internazionali di scultura all’aperto del Gambarogno” - questa edizione è la dodicesima, denominata “G’15” - sono esposte nel paesello rivierasco del Lago Maggiore oltre una settantina di opere, anche di dimensioni monumentali. Parallelamente negli spazi espositivi della Società Bancaria Ticinese a Bellinzona – che è un importante sponsor della manifestazione – verranno presentate da metà giugno a fine luglio una ragionata sequenza di dipinti, disegni, piccole e medie sculture. Un’opera di grandi dimensioni situata sulla Piazza Collegiata della capitale starà lì a ricordare le due importanti esposizioni. La mostra di Vira ospita opere eseguite per mezzo di differenti materiali con i quali l’artista di Ligornetto

si cimenta da anni: bronzo, resina, terracotta, alluminio. Il “pezzo” più datato è il monumentale “Borromini” che risale al 1998-1999, mentre tutte le altre opere sono dell’ultimo quindicennio, fino ad arrivare a lavori recentissimi. Sono rappresentate nell’esposizione di Vira Gambarogno praticamente tutte le differenti collane dell’artista di Ligornetto, quali per esempio le “Verticali”, gli Inclinati”, le “Teste”, i “Koloss”. Caratteristica della ricorrente e affermata mostra gambarognese – la sua prima edizione risale al 1968 – è sempre quella della libera fruizione da parte del pubblico. L’esposizione si svolge liberamente all’interno del paese di Vira, con le opere sapientemente dislocate negli angoli caratteristici, nelle piazzette, nei vicoli, sugli acciottolati, sotto i porticati del paese, sulla passeggiata in riva al lago. Il bello è il poter visitare questo palcoscenico naturale affacciato sul Verbano sia di giorno sia di sera, sia col sereno sia col tempo capriccioso, con la possibilità di cogliere le differenti sfumature che i diversi momenti danno alle opere artistiche e alla loro sapiente collocazione nel tessuto urbano. Lo scultore omaggiato quest’anno dalle Mostre del Gambarogno - Ivo Soldini - e notissimo in Ticino e ben conosciuto fuori Cantone. Nato nel 1951 a Lugano, è attivo artisticamente dall’inizio degli anni 70. Dal 1975 si dedica principalmente alla scultura di piccolo e medio formato, soprattutto in bronzo, ma anche in alluminio e gesso, affiancata, in particolare negli anni recenti, da opere monumentali. Parallelamente porta avanti una fervida produzione grafica e pittorica utilizzando varie tecniche. Opera a partire dal suo Mendrisiotto dove tiene radici, casa, domicilio e atelier. Così in uno stralcio del suo saggio pubblicato sul catalogo della mostra il critico dell’arte Philippe Daverio vede l’importante artista ticinese: «Ivo Soldini abita nella poesia; non è colpa sua, la vita lo ha disegnato così. Ivo Soldini abita nella poesia, non in senso letterario, in senso oggettivo perché la casa dove vive, che è anche quella dove lavora, è un sunto di quella soffice esistenza che il passato redento consente agli uomini d’oggi quando le sue vibrazioni si sono staccate da quelle drammatiche di ieri e perdurano nell’epoca attuale generando quella curiosa sospensione che consente il fluire delle sensazioni. Ed è molto probabilmente questo stretto ancoramento alle sue terre d’origine che stimola il vigore del suo lavoro. «...» Anni trascorsi ad indagare con le mani e con la testa gli hanno permesso di immettere nel mondo un esercito di testimoni, una versione contemporanea di quell’armata ritrovata nella Cina antica a Xi'an: sono i suoi esseri mitici altrettanto ieratici, duemila e trecento anni dopo. Ma soprattutto sono i suoi non temibili, anzi degni di ben maggior rispetto in quanto raffigurano una ben più complessa declinazione delle anime. Appaiono come guardiani non del regno dei morti ma della schiera degli umani e di questi hanno la pulsione feconda. Sono protettivi e forse misteriosamente protettori. Il mestiere dello scultore è oggi più che mai un gioco difficile da portare a termine. L’illusione delle astrazioni ha consentito nel secolo scorso un affascinante percorso della forma e della fantasia. Sembra questo percorso ormai essersi esaurito negli esercizi formali. Tornare alla figura non fu affatto cosa semplice; sembrava che tutto fosse già stato detto. Eppure la scommessa di Ivo Soldini continua ad affascinare. Per lui la figurazione corrisponde direttamente alla figura umana vera e propria. ....» Le mostre di scultura di Vira sono organizzate e promosse dall’Associazione GambarognoArte che si avvale del regolare sostegno finanziario ed operativo del Comune di Gambarogno e dell’Ente Turistico del Gambarogno, ora associato alla Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Inaugurata il 30 maggio, la “G’15, Mostra internazionale di scultura all’aperto del Gambarogno” dedicata ad opere dell’artista ticinese Ivo Soldini rimarrà allestita fino all’inizio di ottobre. Si può visitare liberamente durante tutte le ore del giorno e fino a tarda notte.

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