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SI RACCOLGONO FIRME A FAVORE DEL "CENTRO IPERBARICO DEL VERBANO"

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LAVENO MOMBELLO - 28.05.2015 - E' un sollevamento di scudi e non solo da parte di pazienti e di quanti hanno tratto benefici dalla presenza del Centro Iperbarico Lavenese, quello che si sta registrando dopo la fattibilità di una possibile chiusura a seguito della visita congiunta di Asl e Nas dei carabinieri dello scorso aprile. Mentre un comitato spontaneo ha iniziato una raccolta di firme a difesa del Centro Iperbarico, con già oltre 150 firme raccolte in poche ore, anche una pagina su Facebook è nata ieri intitolata "Salviamo il Centro di Medicina Iperbarica del Verbano", che ancora prima di essere divulgato ha già superato le 160 adesioni e i promotori precisano : "Carissimi amici, vi ringraziamo del vostro grande sostegno, ma facciamo una piccola precisazione. Questa non è una crociata nei confronti degli enti preposti, siamo molto rispettosi del loro lavoro.

Però oggi abbiamo bisogno di certezze in tempi brevi, la salute della gente non può attendere i tempi biblici della burocrazia italiani. Il Centro è funzionante da oltre 25 anni, mai e poi mai si sono presentate situazioni pericolose. Chiediamo un ulteriore sforzo firmate e fate firmare la petizione, è molto importante avere un centro di medicina iperbarica firmate e fate firmare la petizione. Lo stesso sindaco di Laveno Mombello Graziella Giacon, già nella giornata di lunedì si era mossa alla ricerca di soluzioni rapide, mentre al Centro Iperbarico, sono in corso alcuni lavori di sistemazione sulla base di alcune richieste dell'Asl. Ma anche il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri, che martedì era a Laveno Mombello, vuole vederci chiaro ed ha firmato ieri pomeriggio una interrogazione all’assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani, in merito alla chiusura temporanea della camera iperbarica del Centro di Laveno Mombello, disposta dall’Asl il 15 aprile scorso e quindi non è da pochi giorni che si attendono risposte certe. Alfieri, in particolare, chiede all’assessore di fornire in dettaglio le motivazioni della sospensione dell’autorizzazione ad operare, quali siano i rilievi dei NAS sui cui si basa la decisione e come la giunta intenda garantire agli abitanti della provincia di Varese questo, garantendo comunque appieno il rispetto delle norme di sicurezza per i pazienti e per gli operatori. “La camera iperbarica – dichiara Alfieri - serve a salvare la vita di persone in particolari condizioni, oltre che a fornire prestazioni a pazienti che necessitano di trattamenti periodici. La sicurezza viene prima di tutto, ma la situazione va sbloccata prima possibile per alleviare i disagi che si stanno creando e per evitare che persone che si trovano in stato critico per incidenti in sport subacquei o per avvelenamento da monossido debbano affrontare una disperata corsa in ambulanza fino a Milano. Da consigliere regionale chiedo che l’assessore si faccia carico del problema e che informi me e la commissione competente di quanto sta succedendo, e auspico che tutto si possa risolvere al più presto”. Da parte sua l'Asl precisa : "Si è proceduto alla sospensione temporanea dell’autorizzazione e dell’accreditamento del Centro di Medicina Iperbarica del Verbano perché in occasione dei sopralluoghi effettuati anche in collaborazione con il NAS dei Carabinieri, sono emerse carenze nei requisiti e nei controlli interni, tali da comportare rischi per la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori. Sono pertanto in corso sia un procedimento di tipo tecnico-amministrativo sia un procedimento penale. I provvedimenti sono stati presi per garantire prestazioni in sicurezza rispetto ad attività e apparecchiature che richiedono particolare cautela d’uso, manutenzione e presenza del necessario personale. Si afferma inoltre che quanto in corso è un atto dovuto per garantire il proseguimento dei trattamenti in condizioni adeguate e in sicurezza sia per i pazienti che per il personale del centro. Non vi è quindi alcuna difficoltà tecnica da parte dell'Asl a cui semmai sta a cuore la sicurezza di tutti, lavoratori e pazienti. Per gli utenti e non solo, resta quindi la speranza di un rapido riavvio del Centro Iperbarico lavenese.

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