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DANNI E DISAGI PER IL MALTEMPO A LAVENO

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LAVENO MOMBELLO - 16.06.2015 - Una nuova e pesante ondata di maltempo si è accanita con particolare violenza domenica 14 giugno sul medio Verbano, in una zona che non ha ancora sanato le ferite dello scorso mese di novembre, quando le intense piogge, unitamente ad un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico, hanno fatto registrare 9 franamenti e purtroppo due vittime. Ancora oggi per quattro di questi franamenti, si tengono in apprensione una ventina di persone, che ad ogni intenso acquazzone, ricevono l'avviso di allerta da parte della protezione civile, a prestare attenzione per una possibile segnalazione di evacuazione delle rispettive abitazioni, dove la situazione non è ancora del tutto sanata. A Laveno Mombello oltre al monitoraggio delle zone a rischio, la protezione civile ha dovuto rispondere a decine e decine di richieste di soccorso

per diverse abitazioni e garage allagati, l'ostruzione in pieno centro di una tubatura delle acque nere, strade allagate con vetture bloccate, ed una nuova rottura dell'argine del canale Fassora, che è tracimato in via Pradaccio allagando con i campi, persino il campo sportivo comunale, il cui nuovo manto erboso sintetico ha fatto registrare qualche anomalia. Il deflusso delle acque piovane hanno inoltre appesantito la situazione già precaria del Fassora. Nella zona di via Pradaccio, due abitazioni sono state allagate, anche da acque nere giunte attraverso una tubazione rotta da tempo. Oltre 100 i millimetri di pioggia precipitati in poco più di 5 ore, che hanno fatto rialzare di quasi 30 centimetri il livello del Lago Maggiore, che tuttavia resta ben sotto la soglia di attenzione. A decine le strade allagate in tutta la zona con molte auto rimaste imprigionate nell'acqua alta a causa di tombinature ostruite, ma anche a causa di lavori sulle sedi stradali che hanno rilasciato metri cubi di sabbia e detriti lungo le vie che da Mombello, scendono verso Cerro. Ancora una volta al lavoro per rispondere a decine e decine di chiamate è stata la protezione civile di Laveno Mombello sotto la guida dello stesso sindaco Ercole Ielmini, che ha seguito il lavoro delle tre squadre della prociv lavenese, anche quale conoscitore delle realtà locali. Le prime chiamate sono giunte dalla zona del Pradaccio dove il Fassora ha tracimato, ma il peggio è arrivato, quando si è rotto per l'ennesima volta, l'argine del canale scolmatore realizzato dalla Comunità Montana Valli del Verbano, le cui acque dopo aver allagato i prati della zona, sono penetrate i due abitazioni allagandole. La Prociv è dovuta intervenire con sacchetti di sabbia e idrovore, ma il danno è stato inevitabile. Altri allagamenti si sono poi registrati nel centralissimo viale Porro, dove con le acque piovane le tombinature ostruite hanno riversato anche acque nere in alcune attività lavorative della zona, con gravi danni. A Mombello, il riale che scende interrato da via Spalato e che raccoglie parte delle acque di piazza del Carroccio, ha invaso due abitazioni in via Cologna e di una via privata, anche qui la protezione civile è intervenuta con sacchetti di sabbia per deviare l'acqua che ha scavato una seconda via rendendola impercorribile. Allagate anche alcune abitazioni di via Rosmini a Cerro di Laveno dove si è risolto il problema con l'intervento della prociv. Il dilavamento della parete franata di via Gattirolo, ha trasportato fango è detriti nuovamente verso piazza Dante a Cerro. Allagato anche il lungo lago di Cerro. Decine di tombini sono saltati in tutto il comune, ed hanno creato un serio pericolo per la viabilità. Il Boesio in piena ha impensierito non poco gli abitanti della zona del Molinetto, che attendono un'intervento di consolidamento degli argini. Allagate con auto bloccate a causa dell'acqua alta, la via Profarè e la via Fabio Filzi, con l'intervento della protezione civile che ha recuperato nelle due vie, due targhe d'auto anteriori, che sono state consegnate ai carabinieri di Laveno Mombello. Allagate anche la via Sangiano, la via Cittiglio, la via XXV Aprile, la via Fortino e la via Cologna. La protezione civile ha dovuto inoltre ntervenire, con la collaborazione del sig.Griggio, per riparare la griglia dello scolmatore del Fassora, che si era rotta mettendo in serio pericolo di allagamento alcune abitazioni.

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