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PRIMI INTERVENTI PER L'ALP TRANSIT A LAVENO - DISAGI-

LAVENO MOMBELLO - 15.08.2015 - Sta creando una serie di malumori e proteste il cantiere, nel quale si lavora di notte, dell’Alptransit alla stazione ferroviaria di Laveno Mombello: è in notturna, visto che la circolazione in quelle ore dei treni (in prevalenza merci) è stata praticamente azzerata e questo permette di svolgere in tutta sicurezza i lavori di costruzione del nuovo sottopasso ferroviario. Purtroppo però - ed ecco le note dolenti - il cantiere entra a pieno regime subito dopo la mezzanotte, ed è un frastuono impressionante di martelli pneumatici, compressori, sferragliamento, di carri operativi, gru, betoniere ferroviarie, e altre attrezzature cantieristiche. Bisogna poi aggiungere di tanto in tanto il fischio dei treni in attraversamento al cantiere, per chiari motivi di sicurezza.

Del resto, questa stagione è caratterizzata dalla presenza di villeggianti e turisti in cerca di quiete ma anche dal caldo che costringe non pochi residenti a dormire con le finestre aperte: i rumori paiono quindi essere praticamente sotto casa anche se a centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Reti Ferrovie Italia. Per un paese in cui si sono zittite le musiche dei locali rivieraschi, è veramente il colmo. Si sperava che i lavori riguardassero anche la nota (e sempre al centro di controversie) sicurezza della galleria Laveno-Castelveccana, ma qui i lavori non riguardano la messa in sicurezza, il marciapiede di emergenza per il soccorso sia da parte dei vigili del fuoco e del soccorso sanitario, la striscia bianca che indica (visti i tre chilometri di lunghezza) da quale parte sia preferibile dirigersi, le luci di sicurezza, i collegamenti idrici interni, l’evacuazione dei fumi, le piazzuole di servizio, magari anche interne, ma sopratutto esterne e l’accessibilità dei mezzi di soccorso sul lato di Castelveccana. Si provvederà invece a portare a quattro metri il calibro della galleria per permettere il transito dei carri merci che trasportano i tir via strada ferrata. Questo servirà a rendere meno invasivo il traffico merci su gomma, favorendo l’aumento del traffico ferroviario, lungo la tratta internazionale Bellinzona-Gallarate, purtroppo però senza ridurne i pericoli. I lavori oggi in corso alla stazione come detto riguardano invece i lavori finanziati da RFI - Reti Ferrovia Italia - per circa 200mila euro e che vedono la realizzazione di un sottopasso pedonale che collega i primi tre binari di fronte alla stazione. Un sottopasso necessario per mettere in sicurezza i passeggeri a fronte del preventivato aumento dei transiti. Si tratta di una delle opere che fanno parte del potenziamento che arriverà con l’avvio di Alptransit. Pertanto i lavori comportano la soppressione di tutto il traffico ferroviario viaggiatori e merci, dai primi di agosto sino a domenica 30 agosto inclusa, in particolare sulla tratta Bellinzona-Luino (per i passeggeri ci saranno bus sostitutivi). L’arrivo a Malpensa in bus è previsto con un ritardo di circa 10 minuti rispetto al viaggio in treno.

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