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IL MUSEO EUROPEO DEI TRASPORTI SPICCA IL VOLO

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MALPENSA- 04.09.2015 - A poco più di un anno dalla firma dell’atto di donazione della collezione di Francesco Ogliari da parte degli eredi alla Fondazione Museo dell’Aeronautica, Volandia ha mantenuto la promessa rendendo fruibili al pubblico anche di Expo, pezzi unici e di straordinario valore che hanno fatto la storia dei trasporti nel nostro Paese e che l’amore e la passione del professor Ogliari avevano trasformato nel museo di Ranco. Locomotive a vapore ed elettriche, tram, autobus, filobus, funicolari, mezzi di servizio e carrozze utilizzate all’epoca del cavallo da oggi rivivono al Parco e Museo del volo che ambisce così a diventare un polo di attrazione unico per la storia dei trasporti. “Ma tutto questo - spiega Marco Reguzzoni, presidente della Fondazione Museo dell’Aeronautica - è solo l’inizio di un viaggio che intendiamo proseguire a ritmo serrato,

svelando ogni settimana un nuovo pezzo della ricchissima collezione Ogliari, per un totale di ben 50 inaugurazioni nei prossimi 12 mesi. I primi, già previsti nei prossimi weekend, saranno il Luna Park del Plastico Ogliari e la geep militare degli anni 40 Willys. A primavera 2106 – anticipa Reguzzoni – arriva la funicolare Saint-Vincent, la nuova hall di ingresso e la miniera. In altre parole un programma serrato, come nella miglior tradizione di Volandia, sempre e comunque in continua evoluzione” “Se siamo qui per questo importante evento non posso che ringraziare - prosegue Reguzzoni - tutti coloro che hanno creduto, come me, in questo sogno. In primis Giacomo e Rachele Ogliari che hanno condiviso con noi questo meraviglioso progetto e tutti coloro che hanno contributo a realizzarlo come Regione Lombardia, Provincia di Varese, Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria del Varesotto, Ferrovie Nord Milano, Camera di Commercio di Varese e Caffè Milani. Ma il grazie più sincero e grande lo dedico a Francesco Ogliari perché continua a far sognare grandi e piccini. E noi, a Volandia, abbiamo intenzione di sognare ancora molto”. Erano presenti all’inaugurazione anche Raffaele Cattaneo Presidente del Consiglio Regionale Lombardo, Gunnar Vincenzi, Presidente della Provincia di Varese, Andrea Gibelli, Presidente di Ferrovie Nord Milano, Giacomo e Maria Rachele Ogliari. VIAGGIO NEL TEMPO I visitatori potranno fare un “viaggio nel tempo” all’interno dei 15mila mq dedicati alla collezione Ogliari a bordo ad esempio del Convoglio Cadorna utilizzato al traino di ben cinque vetture riservate al maresciallo Luigi Cadorna nel corso della Prima Guerra mondiale o del cosiddetto Gamba de legn, piccola locomotiva a vapore che, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, collegava Milano con i centri interurbani minori (risale al 31 agosto 1957 il suo ultimo viaggio sulla Milano-Vittuone). Proseguendo sull’inconfondibile Tram milanese ancora oggi in funzione sia nel capoluogo lombardo che a San Francisco o del Tram Edison del 1910 impiegato fino agli anni Sessanta. Oppure viaggiando come un Papa nella Carrozza riservata a Pio IX, che durante il suo pontificato autorizzò la costruzione di alcuni collegamenti ferroviari fra Roma e le principali città. Il viaggio “prosegue” sulla Carrozza Ferrovie Reggiane costruita nel 1929 in Ungheria e nel 1945 venduta al Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane che aveva in gestione numerose linee in servizio a Reggio Emilia. Dopo il passaggio, la carrozza ribattezzata “bauletto” rimase in servizio fino al 1981. Fino a scoprire veri e propri pezzi da novanta come la locomotiva FS E. 554.078 da 77 tonnellate e la E. 626 da 95, modello nato nel 1926 da una richiesta formulata dalle Ferrovie dello Stato alle aziende per la costruzione di un mezzo elettrico a corrente continua: costruita in 448 esemplari, si tratta della prima linea elettrificata in Italia a corrente continua. La FS 835 è tra le locomotive a vapore più conosciute e longeve delle Ferrovie dello Stato realizzate tra il 1906 e il 1922 in 370 esemplari e che prestarono servizio fino agli anni Settanta del secolo scorso. Per chiudere con alcuni mezzi di servizio come ad esempio lo Schiacciasassi Babcock & Wilcox che contribuì a realizzare nel 1924 l’autostrada Milano-Varese nota come A8, passata alla storia come la prima grande via di comunicazione a pedaggio costruita in Italia e nel mondo o l’automotore M.3 che le Ferrovie Nord Milano costruirono nel 1928 presso le officine di Novate Milanese e adoperato principalmente nel deposito lombardo, questo mezzo fu utilizzato in modo saltuario anche per le manovre effettuate nella stazione di Como Lago.

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