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71° ANNIVERSARIO DELLA "GERA" - A VOLDOMINO

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LUINO - LAVENO - 28.09.2015 – Si celebra domenica 4 ottobre, il 71° anniversario dei tragici fatti della Gera a Voldomino di Luino. E’ questa la commemorazione dei “Caduti della Gera” e come sottolinea lo stesso sindaco di Luino Andrea Pellicini: “ E’ doveroso è ricordare, con riconoscenza, coloro che hanno offerto la loro vita per noi, perché potessimo vivere con libertà in una nazione democratica e solidale. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare alla cerimonia commemorativa dei caduti il 7 ottobre 1944 alla “Gera” di Voldomino. Questo il programma: ore 10.00 Raduno di tutte le Autorità e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma presso la sede municipale. ore 10.30 Corteo, con accompagnamento della Musica Cittadina, da P.zza Crivelli Serbelloni a P.zza Risorgimento e deposizione corone al Monumento a Garibaldi ed al Monumento ai Caduti,

con orazione del Presidente Vicario A.N.P.I. Varese Maria Ester De Tomasi. ore 11.00 Posa corona alla Cappella votiva ai caduti della “Gera” e celebrazione S. Messa. Ma questa particolare pagina di storia luinese, è giusto ricordarlo, lega anche indirettamente Laveno Mombello. Il ricordo va alla vigilia di Natale del 2010 quando è venuta a mancare a Mombello di Laveno, dove abitava in via Zara da ormai diversi anni Angela Bianchi, 98 anni la “staffetta partigiana” e vedova del capitano Giacinto Lazzarini, comandante della eroica "Banda Lazzarini", formazione partigiana attiva a Voldomino di Luino all'epoca dell'eccidio alla “Gera”, dove sorge la cappella a ricordo di questi tragici fatti e dove persero la loro giovane vita 12 partigiani, brutalmente trucidati all’alba del 7 ottobre del 1944 da parte dei fascisti. Avvicinata ancora nel 2009, con quella sua lucidità e alta dignità morale, lei stessa ricordava ancora quelle pagine di storia nella loro drammaticità, la storia vissuta e più volte raccontata e scritta anche dal compianto giornalista luinese Aldo Mongodi, che cosi scriveva: "Nelle stesse ore in cui maturavano le decisioni che avrebbero portato il colonnello Croce a S. Martino, iniziavano le vicende di un altro importante gruppo di Resistenti: la "Formazione Militare Lazzarini" meglio detta "Banda Partigiana Lazzarini", la quale operava nella zona di Voldomino.” Giorni, per la Liberazione che fu la Resistenza, e che nel luinese, con il San Martino visse la sua prima pagina della resistenza in Italia. Angela Bianchi era nata a Milano nel 1912, visse per tre anni in Africa con il marito Giacinto Lazzarini curando i lebbrosi con Albert Schweitzer. Combattente antifascista, dopo il suo rientro in Italia nel settembre del 1943, diede vita con il marito alla formazione partigiana che si insediò a Voldomino. Arrestata dopo i fatti dell’ottobre del 44, venne torturata e condannata a morte a Varese, si salvò con altre quattro donne che avevano aiutato i partigiani, grazie all’intervento del cardinale Scuhuster. Finita la guerra le venne riconosciuto il grado di capitano e ricevette la Croce di Guerra al Valore Militare. Continuò a trasmettere alle nuove generazioni i valori della Libertà e della Democrazia. Come ricordano i lavenesi, lo fece ancora in “maniera lucida anche nel suo ultimo intervento in un incontro organizzato dall’ANPI di Laveno Mombello. In un “Messaggio ai giovani” che volle dettare nel 2009 in occasione della ricorrenza del 25 aprile così si espresse: “(…) Ragazzi, ribellate le coscienze, risvegliate i valori. Non disprezzate la Libertà che vi abbiamo servito su un piatto d’argento… A che prezzo l’abbiamo conquistata! Reagite, dite basta! Basta alla mafia, alla corruzione, basta a chi si è approfittato della nostra Libertà!”. Nei suoi racconti Angela sapeva coinvolgere con quella sincerità e animosità, che solo chi ha vissuto quelle dolorose pagine poteva cosi chiaramente ricordare e per lei, era il rivivere quei momenti cosi dolorosi. Angela Bianchi, la moglie del comandante Lazzarini della formazione che ora si ricorda ogni anno nella commemorazione della Gera a Luino, donna di alta dignità morale, non è più con noi, ma resterà per sempre viva in chi l’ha conosciuta.

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