NAVIGAZIONE LAGHI - IN DISCUSSIONE IL TRATTATO

LAVENO MOMBELLO - 30.09.2015 - Dopo l'incontro Italo-Svizzero a Roma, che ha trattato in merito all'avanzamento dei lavori ferroviari in vista dell'Alp - Transit, a margine si è parlato anche della questione inerente la Convenzione Italo -Svizzera sulla navigazione pubblica dei laghi Maggiore e Ceresio. Del resto che i battelli che solcano le acque del Verbano e del Ceresio abbiano bisogno di una nuova rotta, in particolare gli svizzeri, lo vanno dicendo da tempo. Ora il dibattito si avvia verso una fase decisiva, vista la scadenza del 2016 della convenzione fra Italia e Svizzera che regola la navigazione pubblica sui laghi ticinesi. Come ben noto, se sul Ceresio la competenza è rossocrociata, sul Lago Maggiore i collegamenti lacustri dipendono da Roma. Ed è proprio per questo che gli svizzeri, nella capitale italiana, durante l'incontro fra la consigliera federale svizzera Doris Leuthard e il consigliere di Stato ticinese

Claudio Zali, con il Ministro dei Trasporti Graziano del Rio, hanno posto sul piatto l'intenzione di ridiscutere l'accordo. L'obiettivo svizzero è quello di sfruttare l'occasione per garantire un'offerta più attrattiva. Un traguardo al quale il Locarnese per la competenza sul Verbano, guarda con sempre maggiore interesse sostenuto dal Cantone Ticinese. Proprio in quest'ambito si andrà ad inserire lo studio del Centro di competenza Lago Maggiore e patrocinato dall'Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e la Vallemaggia (ERS) le cui ricerche, vertono attorno al potenziale turistico della navigazione sul Verbano, studio commissionato da Bellinzona in collaborazione con l'ERS. Si punta quindi più che mai al rinnovo della convenzione italo-elvetica sulla Navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano o Ceresio. Convenzione stipulata nel 1992, ed entrata in vigore nel 1997, ora in scadenza a fine 2016. Come noto sul Verbano il servizio di navigazione pubblica è affidato alla Navigazione Lago Maggiore, che fa parte della Gestione Governativa Navigazione Laghi, che oltre al Lago Maggiore si occupa della gestione sul lago di Como e Garda, mentre come detto il servizio sul Lago di Lugano è affidato a una società svizzera. I due rappresentanti elvetici hanno sottolineato l’esigenza di rendere più attrattivo il servizio sulla loro parte del Lago Maggiore, penalizzata anche da tariffe molto più alte rispetto a quelle in vigore per le tratte italiane. In questo contesto gli svizzeri si può ben dire che non sono stati con le mani in mano e nel 2013, l’Ente per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia, aveva commissionato uno studio sul potenziale turistico della navigazione sul Lago Maggiore con l’ipotesi - tra le altre - di una flotta mista italo svizzera, con l’attribuzione all’Italia delle corse internazionali. Tra le questioni che sono da affrontare anche l’impossibilità per i motoscafi del servizio non di linea in servizio nelle acque italiane di andare a caricare o scaricare passeggeri in acque svizzere. 

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