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INCIDENTE MORTALE IN FUNIVIA

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LAVENO MOMBELLO - 02.11.2015 - Ha destato molta impressione l’incidente mortale occorso sabato sera 31 ottobre, a Bernard Bieler, cittadino svizzero, che si trovava in vacanza a Brezzo di Bedero e che proprio domenica 1 novembre avrebbe compiuto 48 anni, caduto con modalità quasi identica all’incidente occorso lo scorso 19 marzo, quando un uomo di 47 anni cadde da un’altezza maggiore ma riportò per fortuna ferite meno gravi. Diverse le ipotesi sulle quali stanno indagando i carabinieri di Laveno Mombello per conto della magistratura varesina. Anche dopo l’incidente del 19 marzo i tecnici degli impianti a fune dell'Utif avevano effettuato un accurato controllo alle chiusure dei cestelli, non riscontrando nulla di anomalo.

I cestelli sono stati collaudati e per aprirli occorrono ben tre manovre sincronizzate e quindi un’apertura a caso è pressoché impossibile. (Piu facile l'apertura di una porta di un treno in corsa) A breve sarà svolta l'autopsia sul cadavere dello svizzero e i carabinieri, che indagano sulla tragedia, hanno già raccolto diverse testimonianze sull'accaduto, sentendo sia gli amici che viaggiavano con lo svizzero, reduci da una festa, che alcune persone che al momento dell'incidente (alle ore 17 di sabato sera) si trovavano sull'impianto. I soccorsi nella zona particolarmente impervia, hanno visto giungere la protezione civile comunale di Laveno, che ha orientato cosi  l'elicottero dei vigili del fuoco, giunto ormai al calare del buio della notte, poi sul posto sono giunti gli stessi vigili del fuoco di Varese, Laveno Mombello e Ispra, il 118 con il medico che ne ha constatato il decesso dello svizzero, ed il soccorso alpino che ha portato a valle con lo stesso impianto di risalita la salma dell'uomo.

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