News

TRISTE ANNIVERSARIO DI UNA TRAGEDIA LAVENESE

LAVENO MOMBELLO - 17.11.2015 - E’ già passato un anno da quella tragica notte che ha spezzato la vita di due nostri concittadini, il 16 novembre 2014 rimane nel mio cuore e nel cuore di tutti i cittadini di Laveno Mombello come la notte più terribile che la nostra comunità abbia subito per una tragedia che ha tolto la vita a Giorgio Levati e a sua nipote Adriana Moja di soli 16 anni. Dimenticare quella notte maledetta non sarà possibile per nessuno di noi e il nostro pensiero va alla moglie Lia e ai suoi figli la cui esistenza in pochi minuti è stata sconvolta per sempre negli affetti più cari ma anche nella vita di tutti i giorni e che per sempre purtroppo dovranno convivere con questa immane sciagura. Rivolgiamo a Lia, ai suoi figli un caloroso abbraccio ma soprattutto ci rivolgiamo alla mamma di Adriana che

purtroppo dovrà sempre convivere con il crudele ricordo della perdita di una figlia di 16 anni, che aveva tanti sogni e che ora è un angelo, ma della quale la mamma non vedrà più il sorriso e la grande voglia di vivere. Quei giorni sono stati motivo di grande angoscia: pressoché tutti gli abitanti hanno visto invadere dall’acqua strade, giardini, piazze e case senza distinzione alcuna: un dramma per tutta la cittadina. Dal dramma alla tragedia il passo purtroppo è stato breve. La furia devastante della pioggia incessante che imperterrita si è abbattuta sulle colline e dei torrenti in piena ha provocato frane un po’ dappertutto. Ci sono state in passato altre esondazioni, è vero, ma mai si sono vissuti eventi così devastanti nel nostro territorio come quello dello scorso anno. Purtroppo la Terra pretende rispetto e la Terra si prende tutte le distanze da noi piccoli uomini che la vorremmo sottomettere: ma la natura non si lascia sottomettere anzi ci richiede rispetto. Ora dopo un anno si stanno vivendo ancora molti disagi. I residenti delle aree limitrofe alla frana purtroppo sono sottoposti ancora a molti divieti. La strada sottostante la frana è ancora chiusa al traffico; sono in corso ancora tutti gli accertamenti da parte della magistratura ma soprattutto la messa in sicurezza sembra difficile da prevedere e complicata da affrontare. Tuttavia dobbiamo pensare che la vita di ognuno di noi è sacra e che quindi è meglio subire dei disagi pur di essere assolutamente sicuri nelle nostre case. Graziella Giacon -

e-max.it: your social media marketing partner

Registrati per commentare