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FRONTALIERI - MARONI PRONTO A CONVOCARE PARLAMENTARI LOMBARDI

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LUINO- 19.02.2016 - "Mi impegno a convocare, sulla base di un ordine del giorno che possono approvare i diversi Consigli comunali, tutti i parlamentari lombardi perche' facciano sentire la vostra voce di disaccordo". L'ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni all'incontro pubblico sul tema dei frontalieri svoltosi, questa sera, a Luino (Varese). Presenti l'assessore regionale al Post Expo e Citta' metropolitana con delega alla Regio Insubrica Francesca Brianza, consiglieri regionali, il sindaco di Luino Piero Pellicini, il vice sindaco Alessandro Casali e autorita' locali. UNIRE LE FORZE - "Regione Lombardia - ha rimarcato il presidente Maroni - non e' stata coinvolta in questo accordo che modifica intese del 1974. Non possiamo nemmeno intervenire in fase di ratifica, ma, con il sostegno dei parlamentari, potremmo chiedere al Governo di ridiscutere l'accordo che, cosi' com'e', non piace".

"Per unire le nostre forze - ha aggiunto - abbiamo uno o due mesi, l'obiettivo e' far firmare nostro e vostro documento di contrarieta' a parlamentari lombardi entro fine aprile". SERVE IMPEGNO DEL MINISTERO - "Sulle polemiche sulla imposizione sanitaria - ha spiegato il presidente Maroni - devo ribadire che non si tratta di una interpretazione di Regione Lombardia, ma di quanto disposto dal Decreto ministeriale dell'8 ottobre 1986 e dalla legge 364 del 2000". "Noi potremmo sospendere queste richieste - ha continuato - solo in presenza di un impegno del ministro Lorenzin a rivedere il Decreto ministeriale entro due o tre settimane". REGIO INSUBRICA POSSIBILE TAVOLO - "Regione Lombardia e' subentrata alle Province nelle Regio Insubrica - ha ricordato il presidente - e credo che quello sia un tavolo importante in cui far sentire la voce dei territori di confine, soprattutto collaborando con Ticino e Grigioni. Potremmo fare un tavolo di confronto permanente lombardo per portare poi le istanze alla Regio". FACCIAMO NASCERE LA ZES - "Discutendo dell'accordo tra Italia e Svizzera - ha concluso il presidente Maroni - credo potremmo anche rilanciare, attraverso i nostri parlamentari, l'idea della Zes (Zona economica speciale) che prevede vantaggi e agevolazioni fiscali per imprese e lavoratori delle aree di confine. Mi pare una risposta adeguata a una fascia di territorio lombardo con lavoratori e imprese che aiutano lo sviluppo anche dell'economia Svizzera"....... "La Regione e' impegnata per tutelare i frontalieri e i loro diritti che sono messi a serio rischio dalle decisioni che sono al centro del dibattito di questi mesi". Cosi' Francesca Brianza, assessore regionale al Post Expo e Citta' metropolitana e delegata per la Regio Insubrica, all'incontro sul tema dei frontalieri svoltosi, a Luino (Varese). I FRONTALIERI NON SONO EVASORI - "Non possiamo accettare che i frontalieri siano etichettati come evasori fiscali - ha sottolineato l'assessore Brianza - perche' tali non sono, visto che pagano gia' i tributi alla Confederazione elvetica e questi vengono 'ristornati' ai comuni della fascia di confine con il sistema dei ristorni". BISOGNA FARE CHIAREZZA - "I frontalieri - ha concluso l'assessore Brianza - si trovano di fronte all'ennesima beffa dopo lo scippo dell'identita' speciale di disoccupazione del 2012, la revisione degli accordi bilaterali passando al sistema della doppia imposizione. Ora si presenta l'ennesimo balzello con il pagamento del Servizio sanitario nazionale. Facciamo chiarezza nel rispetto dei tanti lavoratori frontalieri che sono una risorsa preziosa per il nostro territorio e per l'economia del Canton Ticino"..

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