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CONSEGNATA LA CITTADINANZA ONORARIA A CARLO ALBERTI

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LAVENO MOMBELLO - 20.02.2016 - E' stata consegnata nella mattinata di oggi, presso la sede del comune di Laveno Mombello, in una partecipata cerimonia ufficiale da parte dello stesso sindaco di Laveno Mombello Ercole Ielmini, presente la giunta comunale e i consiglieri comunali al completo, la Cittadinanza Onoraria "Per motivi culturali" a Carlo Alberti Editore. L'atto era passato all'unanimità del Consiglio comunale con la seguente motivazione:”Quale figura importante dell'Editoria e della cultura verbanese, partigiano e figlio di lavenesi. Il conferimento della cittadinanza onoraria ha lo scopo di riconoscere l'importante percorso personale, culturale civico e imprenditoriale di Carlo Alberti perché possa essere un esempio per tutti noi.” Ielmini ha sottolineato come Alberti rappresenti più che positivamente quel ponte che, nel bene o nel male non è mai stato fatto fra Laveno e Intra.

Qui guardando dalla finestra del Municipio che domina il golfo lavenese ha aggiunto che tutto sommato è stato meglio così. Ma Alberti rappresenta il ponte umano e storico-culturale che unisce Laveno Mombello alla sponda piemontese. Un personaggio poi descritto, o meglio raccontato dallo storico e giornalista Teresio Valsesia, che ha ricordato come Alberti abbia già ottenuto la cittadinanza onoraria di Verbania, ed ora con Laveno Mombello lo stesso unisce simbolicamente le due sponde. Ad Alberti era già stata assegnata la medaglia del Presidente della Repubblica “Per la lunga ed appassionata attività nel campo editoriale”. Nato ad Omegna il 12 dicembre del 1924 dal lavenese Alberto Alberti, da Laveno si trasferisce a Verbania per gli studi presso l'istituto Cobianchi e successivamente a Omegna dove lavora prima alla De Angeli Frua e poi costituisce una società che gestisce una casa editrice e una libreria, che dal 1942 diventerà punto di riferimento per intellettuali, studenti universitari e renitenti all'arruolamento nelle fila della Repubblica di Salò. In questo ambiente culturalmente vivace cresce Carlo, che dopo l'arruolamento forzato nelle forze repubblichine e la diserzione dalla linea gotica, si unisce alla brigata “Quarna” formazione partigiana di Bruno Rutto. Dopo la guerra, riprende l'attività della libreria, presso cui vengono promosse varie attività a carattere culturale, organizza mostre, presentazioni di libri, conferenze a tema artistico, scientifico, letterario. La libreria si caratterizza per il fatto di essere “aperta” il cliente può accedere direttamente agli scaffali. Tale scelta è premiata dagli incassi crescenti, che permettono il trasferimento in una sede più ampia e centrale. Tale sede viene definita una libreria - salotto, per diffondere tra i verbanesi l'amore al libro e alla lettura. Nel 1970 il nuovo allestimento (germinato dalla visita della Fiera del Libro di Francoforte) la rende di esempio per i librai di tutta Italia. Prendono corpo poi varie attività editoriali, con la ristampa di libri sulla storia del Lago Maggiore, successivamente con opere fedeli ai temi dei laghi e delle montagne; il catalogo conta attualmente più di trecento titoli. Notare la fondazione della rivista Verbanus (anni 70) e la costituzione, nel 1981, della “Società dei Verbanisti” del premio Verbanus - Alberti e il Premio Letterario Lago Maggiore l'ideatore del libro parlato, servizio di letture registrate per non vedenti. Poi è toccato al mondo del volontariato lavenese ricevere un giusto riconoscimento cittadino, quale "spina dorsale" della comunità che vedrà, come ha detto lo stesso sindaco Ercole Ielmini, premiare anno per anno i vari protagonisti del volontariato lavenese quale preziosa presenza per l'intera comunità. Così sono stati premiati 7 personaggi per il loro impegno nel sociale, nella cultura, sport e Turismo. I premiati sono: Giampiero Spertini, Marzetta Ivano, Giuseppe Guerra, Giuseppe Stefani, Bini Maria Angela, Nadia Vanetti, Spertini Ausilia.

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