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GUASTO AD UN LOCOMOTORE - TRAFFICO IN TILT

LAVENO MOMBELLO – 03.08.2016 - Una locomotrice resta bloccata per quasi un’ora in galleria creando un pesante intasamento viabilistico all’altezza del passaggio a livello in entrata a Laveno dalla Sp 394 Dir, facendo registrare una coda di autoveicoli e furgoni che arrivava sino a Cittiglio. E’ avvenuto fra le 21 e le 22, di lunedì quando un treno merci lasciata la stazione di Laveno Mombello in direzione di Luino, appena entrato con la motrice e alcuni carri nella galleria di 3 chilometri che passa sotto il Sasso del Ferro ed esce a Castelveccana, si è bloccato. Diversi fra i primi automobilisti fermi al passaggio a livello, hanno raccontato di aver udito un forte rumore metallico poco prima che si arrestasse e poi visto che la sosta si prolungava, hanno invertito la marcia prendendo per la strada secondaria che porta

verso la via Mombello e via Cittiglio lungo la zona del Pradaccio e superando cosi il passaggio a livello di Trenord di Cittiglio e poi quello di Laveno Mombello. Solo verso le 22 il convoglio è stato rimesso in moto ed ha potuto continuare il proprio viaggio. Nel frattempo le forze dell’ordine avevano iniziato a deviare il traffico a Laveno verso la Sp32 ed in senso contrario da Cittiglio sempre verso la Sp 32 che porta a Laveno. Sul posto sono accorsi i tecnici delle ferrovie, per riparare il guasto mentre presso la stazione ferroviaria erano fermi anche i Tilo passeggeri e quindi il blocco di un’ora si è poi ripercosso sul traffico ferroviario. Alcuni automobilisti hanno raccontato di aver avuto qualche preoccupazione quando il treno merci si è bloccato con quel rumore di ferraglia all’interno della galleria. Pensavano infatti ad un incidente e visto che il convoglio registrava la presenza di diversi carri con la classica targa arancione recante i codici “kemmler”, ricordando come la galleria è da sempre citata per le scarse misure di sicurezza la preoccupazione è stata subito quella di invertire la marcia e allontanarsi attraverso strade secondarie. Preoccupazione più che giusta e che del resto va ad aggiungersi agli scudi già sollevati anche da parte degli amministratori comunali come quelli di Laveno, Castelveccana e Luino, anche in vista dei nuovi e pesanti potenziamenti della rete ferroviaria internazionale, potenziamento che li vede favorevoli, ma non a discapito della vivibilità dei centri attraversati da Alp-Transit. Del resto non è certamente il primo incidente che avviene nella galleria fra Laveno e Castelveccana, l’ultimo lo si è registrato la mattina del 31 ottobre del 2008, quando si verificò un'incendio ad un locomotore che trainava alcuni vagoni contenenti sostanze tossiche nocive, ed infiammabili, ed altro. Come dimenticare poi che si sono convocati in Prefettura a Varese decine di tavoli tecnici, con vigili del fuoco, sindaci, protezione civile, polizia ferroviaria, carabinieri, 118, Asl e dirigenti di Reti Ferrovie Italia, proprio per discutere e risolvere le attese legate alla sicurezza della galleria, ma ancora ai giorni nostri nulla è stato fatto. Parliamo di una galleria cieca lunga circa 3 chilometri. L’ente ferroviario ha aggiornata il proprio piano di evacuazione in caso di incidente, che interessa il personale ferroviario, ma quando si parla di intervento dei soccorsi esterni Vf,Cri, prociv etc., la situazione si presenta piuttosto complessa e di difficile pianificazione. Non si è ancora neppure riusciti ad ottenere un migliore accesso alla rete ferroviaria sul lato verso Castelveccana, (verso Laveno si è sulla strada) che consenta al 118 e ai vigili del fuoco di accedere più razionalmente ai binari, si era poi chiesto la presenza di un carrello per accedere e dare soccorso in galleria, l'attuale carrello non è certamente ottimale, tanto che il servizio sanitario sarebbe costretto a barellare gli eventuali feriti a mano per chilometri senza illuminazione ne un adeguato marciapiede. Richiesta da anni manca ancora una adeguata illuminazione di sicurezza in gallerie e l’indicazione della via di fuga, ovvero la traccia di una linea bianca sulla parete della galleria che indichi quale uscita sia preferibile rispetto al centro della stessa galleria. Si parla poi di quasi un’ora prima di mettere in sicurezza la linea elettrica aerea, in caso di incidente. Sono questi solo alcuni dei molteplici aspetti che pur affrontati non hanno ancora trovato adeguata soluzione, così come la mancanza di un treno antincendio, visto che le autobotti e le ambulanze non possono ovviamente transitare sulla strada ferrata e in zona non vi sono autobotti (bimodali) in grado di marciare anche sulla strada ferrata.

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