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SALVIAMO L'OSPEDALE DI CITTIGLIO

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LAVENO MOMBELLO 29.11.2016 – Non si ferma la protesta per la chiusura del reparto di traumatologia dell’ospedale di Cittiglio, sono già oltre 6.000 le firme raccolte a favore del potenziamento e contro una possibile chiusura del presidio ospedaliero, 32.000 contatti facebook e 9.000 condivisioni. Quasi tutti i comuni hanno aderito all’iniziativa: “Salviamo l’Ospedale di Cittiglio” salvo Castello Cabiaglio che opta per l’ospedale di Varese e si attende Cuvio, Azzio e Orino. La chiusura della traumatologia di Cittiglio, di fatto significa una sorta di declassamento del presidio ospedaliero e del suo pronto soccorso, si aggiunge inoltre la giusta preoccupazione per i posti di lavoro. Preoccupazione è stata espressa anche da alcuni sodalizi sportivi. Mentre il Comitato sorto a difesa del presidio ospedaliero rivolge un: “Grandissimo grazie a tutti coloro che stanno collaborando per questa giusta causa: di salvaguardare, mantenere e potenziare l'Ospedale di Cittiglio. Ora dobbiamo incrementare la raccolta firme che sta avendo un grande successo, ma dobbiamo, con l'aiuto di Voi Tutti fare ancora di più. I tempi stringono ma, più saremo e più sarà forte la nostra voce che non potrà rimanere inascoltata. Grazie e avanti così.” Una lettera di protesta per la chiusura della traumatologia

è stata inviata da parte del Delta Club Laveno a tutti i sindaci della zona, alla Comunità Montana Valli del Verbano e al direttore generale dell’Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi ASST dei Sette Laghi Dott. Callisto Bravi nella lettera si legge: “In merito alle dolorose decisioni organizzative recentemente prese dalla sua Amministrazione, volte all'unico scopo di perseguire una politica di risparmio economico nell'erogazione di salute pubblica ai Cittadini del Medio Verbano, e ben consci delle pressioni politiche che hanno condizionato pesantemente tale opera di drastico ridimensionamento dei servizi, in qualità di presidente del Delta Club Laveno, portavoce del Consiglio Direttivo e dei soci che rappresento, esprimo viva preoccupazione e netta contrarietà al trasferimento in altra sede del Servizio di Ortopedia dell'Ospedale di Cittiglio.” Si evidenzia poi come la pratica e la scuola del volo libero (deltaplano e parapendio) e le attività connesse rappresentano oggi più che mai una risorsa turistica e sportiva di eccellenza del territorio, richiamando appassionati e familiari da tutt’Italia e dall'Estero. La lettera conclude:” È tuttavia evidente come la buona riuscita di tutte le nostre iniziative e la sicurezza ad essa connessa siano legate a una organizzazione precisa, completa e competente nei confronti della quale è impensabile prescindere da un riferimento di soccorso sanitario vicino e qualificato, che consenta di gestire al meglio le eventuali criticità connesse all'attività di volo, specialmente nei giorni festivi e nelle ore serali. Auspico quindi un doveroso ripensamento riguardo all’eliminazione dell'Unità Operativa di Ortopedia e dello Specialista Ortopedico nel nostro Ospedale di riferimento, che non può essere quello di Luino per ovvi motivi geografici. Fiducioso in una ponderata attenzione alle necessità della nostra Associazione attendo una tempestiva e spero esauriente risposta.” Giusto sottolineare che sono molte le società sportive che hanno la medesima preoccupazione per questo spostamento che da una parte si ridimensionano le attività di Cittiglio, dall’altra si aumentano quelle di Luino senza una equa ridistribuzione delle risorse. I probabili, effetti, di tale riorganizzazione saranno le ricadute sull’attività di Pronto Soccorso di Cittiglio. Quello che preoccupa è da chi, verranno trattati i pazienti che giungeranno al PS per fratture o traumi, visto che in futuro verrà meno la figura dell’ortopedico. Ricordiamo che Varese ha già i suoi problemi e quindi chi assorbirà i circa 400 ricoveri annui di Cittiglio? E le 4000/4500 prestazioni ambulatoriali?

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