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ORDINANZA "NO VETRO" A LAVENO MOMBELLO
LAVENO MOMBELLO – 30.06.2017 - Scatta anche per Laveno Mombello l’ordinanza sindacale inerente il temporaneo divieto di utilizzo, per il consumo in bottiglie e contenitori di vetro o latina per la somministrazione al pubblico di bevande. Il divieto partirà dal 3 luglio e resterà in vigore sino al 3 settembre su tutto il territorio comunale, dalle ore 20,30 sino alle ore 07,00 del giorno successivo. Il sindaco Ercole Ielmini fa presente come nel comune, durante il periodo estivo, si svolgano diverse manifestazioni di carattere culturale e/o sportivo, che richiamano turisti, villeggianti e persone provenienti anche dai centri vicini. E’ del resto sotto gli occhi di tutti, come in queste settimane sia un continuo rinvenire, specie nella zona del Gaggetto e sul lungo lago bottiglie abbandonate nelle aiuole e sui marciapiedi e cosi lo stesso sindaco scrive: “ Si rileva la necessità di garantire il decoro urbano contrastando le condizioni che generano fenomeni di precarietà igienica, come l’abbandono dei contenitori di vetro e di latta. Nel periodo estivo si registra un notevole incremento di bottiglie, bicchieri di vetro abbandonati al di fuori degli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti,
soprattutto nelle ore notturne, venendo a creare, in caso di rottura, un pericolo per l’incolumità dei pedoni e del patrimonio pubblico e privato. “Si sottolinea inoltre come in un clima di festa ed euforia questa presenza possa creare danno a perone e cose, pur nella positività aggregante di manifestazioni e iniziative. Ma il problema segnalato anche dalle persone, sta anche nell’abuso di alcolici che crea, nel caso episodi di inciviltà e di disturbo, determinando anche con il degrado situazioni di allarmante pericolo per la fruizione degli spazi e degli esercizi pubblici, con azioni che possono sfociare nella violenza. L’abbandono di bottiglie e lattine, si verifica particolarmente nelle ore notturne e nella zona centrale del paese. Pertanto nelle ore notturne segnalate, è fatto divieto di somministrare bevande in bottiglie di vetro o lattine, ma solo in bicchieri di carta o plastica, ad esclusione dei “dehors” di tipo chiuso. Si fa obbligo a tutti i titolari delle attività interessate di esporre l’ordinanza. I trasgressori rischiano una sanzione amministrativa che fissa il minimo in 100,00 euro, ad un massimo di 500,00, salvo che la trasgressione non costituisca più grave reato e in caso di reiterazione la sanzione viene raddoppiata. Ma questa ordinanza ha già suscitato le proteste di diversi esercenti, alcune con toni piuttosto aspri, che denunciano come questa ordinanza crei danno economico a chi come loro paga le tasse per la raccolta dei rifiuti e si vada cosi a penalizzare il settore commerciale. Si chiede al contrario di multare chi sporca. Proteste simili a quelle già sollevate a Luino da parte dell’Ascom che riportiamo… “Nessuna polemica da Ascom ma NO ad un provvedimento inutilmente vessatorio Con rammarico, e disappunto, Ascom Luino prende atto della decisione del Comune di Luino di non modificare ulteriormente la delibera che vieta, a bar e attività similari, di somministrare bevande in contenitori di vetro o latta nei tavolini su suolo pubblico: lo ha reso noto il Municipio luinese con un comunicato stampa diramato nel pomeriggio di oggi. Ascom Luino, in questa come in altre occasioni ha dimostrato un approccio collaborativo, senza fare polemiche, come invece troviamo scritto, polemicamente, nel comunicato del Comune. Ascom Luino non è stata interpellata preventivamente, né tantomeno informata, come sarebbe stato logico e opportuno in un’ottica di ‘apporto positivo e costruttivo con dialogo costante’, per citare di nuovo il comunicato. Con le nostre lettere del 19 e 21 giugno abbiamo fatto presente al Comune le nostre perplessità per un provvedimento di cui non capiamo le finalità di sicurezza pubblica: a questo proposito lasciano perplessi i riferimenti, nel citato comunicato, a città come Torino, Manchester, Milano e Roma, visto che sono metropoli decisamente più popolose, e con maggiori problemi di sicurezza, rispetto a Luino (14.200 abitanti). Inoltre non ci risulta che la citata circolare del Prefetto Gabrielli obblighi i Comuni a vietare l’utilizzo di contenitori in vetro nelle aree su suolo pubblico: è questa una scelta dell’Amministrazione comunale luinese. Tanto più che il divieto è stato previsto per i bar, ma non per i ristoranti, a dimostrazione che queste pressanti problematiche di sicurezza, non sono poi così pressanti. Ascom Luino è certamente sensibile ai problemi della sicurezza pubblica, ma ribadisce quanto già dichiarato nelle due lettere inviate al Comune. Ancora una volta ribadiamo che nulla abbiamo da obiettare se il divieto fosse stato previsto in giorni particolari, legati a manifestazioni che determinano un ingente afflusso di pubblico; quello che riteniamo assolutamente sbagliato è la sua applicazione quotidiana, tutti i giorni, in una piccola città come Luino. Lascia ulteriormente perplessi poi, nel comunicato comunale, il riferimento al “grande afflusso per la settimana dedicata alla presenza in parrocchia della Madonna Pellegrina di Fatima. Le cifre parlano di 10 mila visitatori”: è lecito dubitare che i pellegrini possano mettere a repentaglio l’incolumità pubblica consumando una bevanda al bar (al tavolino su suolo pubblico), con bottiglia e bicchiere di vetro. La nostra Associazione ha cercato il dialogo e la condivisione, ma il Comune, forse troppo frettolosamente, ha ritenuto di non approfondire le nostre legittime e motivate osservazioni. Detto questo Ascom Luino porterà avanti le proprie istanze, perché Luino, città turistica, non può permettersi un’ordinanza che, negli aspetti contestati da Ascom, ottiene l’unico risultato di penalizzare una categoria (bar e similari), proprio nel periodo estivo, senza reali risvolti pratici sul piano della sicurezza pubblica. Oltre al danno la beffa, visto che gli esercenti pagano, e non poco, il plateatico per le aree su suolo pubblico - Luca Maria Gobbato Direttore Ascom Luino “