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SICUREZZA SUL VERBANO - IN PRIMO PIANO LA GUARDIA COSTIERA

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MEINA - 09.07.2017 - Da - La Stampa - Di Chiara Fabrizi - A vigilare sulla sicurezza nelle acque del Lago Maggiore per tutta la stagione estiva sarà una task force di oltre 70 persone coordinate dalla Guardia costiera. Ieri nella sala consiliare del Comune di Meina la firma ufficiale della convenzione «Lago sicuro», alla presenza dei sindaci dei Comuni che aderiscono alla Gestione associata demanio basso Lago Maggiore - Arona, Lesa, Meina, Dormelletto, Castelletto Ticino e Belgirate - e dell’ammiraglio ispettore della capitaneria di porto di Genova Giovanni Pettorino. «Attivi anche di notte» «È un servizio importante che non si limita al soccorso dei bagnanti, come si potrebbe pensare - ha sottolineato l’ammiraglio -. Dal 2008 a oggi sono stati effettuati 628 interventi in aiuto alle persone e 231 per i mezzi in difficoltà. Nel solo 2016 i soccorsi sono stati rispettivamente 26 e 13, mentre è dei giorni scorsi la segnalazione di una barca rovesciata». C’è poi l’aspetto della prevenzione assicurato dal pattugliamento costante:

«Sono operativi h 24 nella sede di Solcio di Lesa, a turno, 15 nostri uomini coordinati dal primo maresciallo Alessandro Cardinali - ha spiegato Pettorino -, con in dotazione una postazione radiomobile e due natanti, una motovedetta e un battello tecnologicamente evoluto pronti a salpare dal porto turistico». Vitto, alloggio e benzina La Gad (Gestione associata demanio) presieduta dal sindaco di Meina Fabrizio Barbieri sostiene le spese per vitto, alloggio e carburante con un contributo di 10mila euro: «Come sindaci riteniamo un dovere e un atto di responsabilità garantire il massimo della sicurezza a chi sceglie il nostro lago per le vacanze o anche solo per una gita - precisa il sindaco di Meina Fabrizio Barbieri -. È sicuramente un impegno economico, considerato anche che il Comune di Lesa ha messo a disposizione per la sede operativa i locali della vecchia scuola, a cui vanno aggiunti i contributi per la Cri di Arona e per l’Ambulanza del Vergante. Ci rammarichiamo del fatto che le località dell’Alto Verbano non contribuiscano in nessuna misura e che anzi restino sorde ai nostri inviti - aggiunge ancora il sindaco -, pur avvalendosi, in caso di bisogno del servizio perché, se arriva una richiesta, i guardiacoste si attivano». Controlli L’ammiraglio ha poi precisato: «Nelle acque chiuse il soccorso è affidato alle forze dell’ordine presenti sul territorio. Quello che noi garantiamo con “Lago sicuro”, oltre a uomini e mezzi che possono muoversi anche in condizione avverse, come vento forte, è un valore aggiunto: una struttura per affrontare al meglio l’emergenza con un centrale operativa che coordina tutti i soggetti chiamati a intervenire, dalle forze dell’ordine ai volontari, in modo rapido». Il numero a cui ci si deve rivolgere in caso di emergenza è il 1530.

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