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IL LIVELLO DEL LAGO MAGGIORE NUOVAMENTE IN MAGRA

LAVENO MOMBELLO - 13.11.2017 -Il livello del Lago Maggiore, dopo le piogge dei giorni scorsi, che avevano portato a un incremento di circa 12 centimetri, è tornato a scendere con un trend di circa due centimetri al giorno e ieri, domenica 12 novembre, alla centrale di monitoraggio della Protezione civile di Laveno Mombello si registravano 20 centimetri sotto lo zero idrometrico. Ma con soli 76 metri cubi d’acqua al secondo in entrata e 153 metri cubi d’acqua al secondo in uscita la situazione è considerata rischio: una magra autunnale alquanto rara per il Verbano. Le piogge dello scorso fine settimana non hanno mutato il quadro generale. Oltre i 1500 metri di quota, infatti, e in alcune zone anche più in basso è caduta la neve che di fatto ha congelato sulle alture milioni di metri cubi d’acqua.

Ed è proprio per questo che la situazione appare ancora più critica, dato che eventuali nuove precipitazione vedranno ancora congelati sulle alture milioni di metri cubi d’acqua che formeranno è vero, una buona riserva idrica ma solo per la prossima primavera. Un livello così basso della massa d’acqua nel lago Maggiore non registrava da almeno dieci anni. La società di Navigazione ha mantenuto in vigore la prima soglia del divieto di imbarco, che dal 30 ottobre interessa i mezzi pesanti oltre 380 quintali a pieno carico. Tuttavia il livello registrato ieri ha ormai superato la seconda soglia, che comporta il limite di divieto di imbarco ai 200 quintali a pieno carico, al punto che persino le vetture talvolta sfiorano nell’imbarco e nello sbarco l’angolo del pontile d’imbarco. In alcuni casi gli automobilisti hanno preferito fare scendere i passeggeri a piedi dai traghetti per non rischiare il passaggio a pieno carico sul pontile. IL RECORD NEGATIVO NEL 1947 Venti centimetri sotto lo zero idrometrico non è certamente un dato record, visto che nel 1947 si raggiunsero i meno 65 centimetri, mentre nel 1962 si giunse a toccare i 48 centimetri sotto lo zero, ma tuttavia la situazione è preoccupante anche perché alle medie stagionali del lago manca oltre un metro d’acqua e in questa stagione generalmente i livelli son ben più alti. Si tratta infatti di un periodo più incline alle piene, alle esondazioni che alle magre, come avvenne il 12 novembre del 2014 quando il lago esondò e che dire, poi, della piena dell’ottobre 2000, quando il livello del lago superò il massimo livello del secolo scorso a oltre 5 metri sullo zero idrometrico. Una situazione preoccupante che ha visto in meno di 5 giorni un’enorme quantità d’acqua defluire verso il Ticino. Si parla di milioni di metri cubi d’acqua che confluisce anche nei canali di irrigazione che si presentano pressoché in secca. Lo stato di siccità si registra infatti non solo per il Verbano ma per i molti corsi d’acqua sia in entrata che a valle. A rischio sono inoltre i muraglioni di riva e dei porti rivieraschi che non hanno più la pressione idrica del lago e che particolarmente nelle giornate ventose vedono le onde scavare all’altezza delle fondamenta.

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