AL LAGO MANCANO QUASI 300 MILIONI DI METRI CUBI D'ACQUA

LAVENO MOMBELLO – 04.12.2017 - Folta è la presenza di turisti e locali sulla balconata a lago di piazza Caduti del Lavoro a Laveno, da dove si può ammirare invece che il tradizionale presepio sommerso, un presepio semi sommerso. Dalla sua prima edizione, che si è registrata nel 1979 quando il presepio era composto di sole tre statue (quelle della Natività) in questa edizione 2017 le sculture che lo compongono, si presentano per la terza volta semisommerse. Ma in questa edizione siamo al record visto che alla centrale di monitoraggio del Lago Maggiore della Protezione civile lavenese, si registrano oggi ben 41 centimetri sotto lo zero idrometrico con un trend in continua discesa, visto che al lago affluiscono solo 40 metri cubi d’acqua al secondo e ne escono, dalla sbarramento della Miorina a Golasecca, otre 60 metri cubi d’acqua al secondo (contro la media di 200 metri cubi). Siamo alla magra record di questo secolo, mentre mancano ormai solo 25 centimetri per raggiungere la storica magra del secolo scorso, quando il 4 febbraio del 1947 il livello del lago arrivò a meno 65 centimetri e non si registrano piogge in arrivo. In diverse località delle due sponde del Verbano le spiagge sono notevolmente aumentate mentre sono ormai a decine i porti rivieraschi che sono divenuti off limitis

per le imbarcazioni stante la situazione di secca. La crisi idrica si manifesta in modo più evidente nella zona delle foci di fiumi e torrenti. E’ una magra piuttosto inusuale per il periodo stagionale, quando spesso il problema è invece quello delle esondazioni (l’ultima proprio nel novembre del 2014). La media dei livelli del lago per questo periodo è attorno ai 107 centimetri sopra lo zero idrometrico e quindi mancano all’appello oltre 140 centimetri, quasi 300 milioni di metri cubi d’acqua, visto che ad ogni centimetro di altezza del bacino lacustre corrispondono a 2 milioni e 200 mila metri cubi d’acqua. I traghetti che collegano Laveno a Intra da ormai diversi giorni non imbarcano più mezzi pesanti. Oggi il limite massimo all’imbarco, a causa della forte inclinazione dei pontili fra la terra ferma e i traghetti è all’ultima soglia, quella dei 100 quintali contro i 440 dei carichi normali, quando il livello del lago e nella norma.

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