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SENZA COLLEGAMENTI NAUTICI IL BACINO SVIZZERO

LAVENO MOMBELLO – 04.03.2018 Il bacino svizzero del Lago Maggiore rischia di rimanere senza collegamenti nautici pubblici in questa stagione 2018, dopo che ha scelto di formare un Consorzio Italo-svizzero di navigazione staccandosi dalla Gestione Governativa laghi. Il primo marzo era la data fissata per l’entrata in funzione del nuovo servizio nautico pubblico svizzero, ma il nuovo consorzio italo-svizzero non decolla. Una situazione che gli stessi svizzeri giudicano “drammatica per una regione, come quella del Gambarogno, che vive di turismo e che conta diversi pendolari verso Locarno.” Oltre a ciò vi è anche una situazione occupazionale che interessa 21 dipendenti della navigazione (che sino al 31 dicembre scorso erano alle dipendenze della Gestione Governativa) e che ora sono ancora senza lavoro. Mentre per il nuovo consorzio vi è un rimbalzo di accuse fra la parte italiana e la parte svizzera. La Navigazione Lago Maggiore da Arona, con il direttore Gian Luca Mantegazza afferma: “Noi i battelli li abbiamo qui, pronti all'uso. Rappresentiamo la parte tecnica, esecutiva del nuovo Consorzio. Aspettiamo che qualcuno ci dica qualcosa. Mi dispiace, perché ci vanno di mezzo i cittadini, dal momento che viene a mancare un servizio importante.

Noi sappiamo che dal 25 marzo riprenderemo i servizi internazionali. Per il resto dei trasporti non so che dire. C'è molta confusione”. Cinque battelli della Navigazione Lago Maggiore risulta che sono all’ancora ad Arona, pronti per salpare alla volta delle acque svizzere del Verbano. Ma per il momento restano fermi con la stagione turistica ormai alle porte. Il costituendo consorzio tra Ggnl (Gestione governativa navigazione laghi, del ministero dei Trasporti italiano) e Snl (Società navigazione Lugano) dovrebbero garantire il servizio di linea e turistico oltre confine, ormai fermo dal 31 dicembre.  Sul fronte opposto vi è la Navigazione Lago di Lugano che con il suo portavoce Davide Bartolini afferma che ci sarebbero ancora alcune questioni da risolvere, si parla di aspetti burocratici ed economici, attorno ai quali si cerca una soluzione. La vicenda è ora sul tavolo dell'Ufficio federale dei trasporti di Lucerna che, tanto per cominciare, ha già fatto sapere che la Confederazione svizzera non intende investire finanziariamente nella trattativa di partenza del nuovo consorzio italo-svizzero. Oltre al turismo nel frattempo i maggiori disagi sono quelli che stanno vivendo oltre ai dipendenti in attesa di riprendere il lavoro anche gli studenti e lavoratori che necessitano di questo servizio, che si era detto sarebbe stato attivo già dallo scorso 28 febbraio. Gli svizzeri fanno inoltre sapere che diversi “marinai” nel frattempo se ne sono andati vista la precaria situazione, altri sono in procinto di farlo e bisogna tener conto che per brevettare un nuovo Capitano ci vogliono tre anni. E pensare che le trattative per il nuovo Consorzio sono in atto da luglio 2017. Si spera dunque che per almeno per il prossimo 25 marzo data fissata dalla NLM per riprendere a navigare con i battelli sul bacino svizzero del Verbano si sia trovata una soluzione, forse giusto in tempo per adattarsi alla data di inizio della stagione turistica. C’è chi spera che la linea pubblica tra Locarno e Magadino venga attivata ancora prima di quella data.

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