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PREOCCUPANO I SILENZI SULL'OSPEDALE DI CITTIGLIO

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CITTIGLIO - 18.03.2018 - Tempo di risposte per i pazienti dell'Ospedale di Cittiglio che non vedono concretizzare quanto promesso e cosi ancora una volta il Comitato di Difesa del Presidio Ospedaliero di Cittiglio torna alla carica e chiede innanzitutto il nuovo day hospital oncologico ed afferma: “A dicembre 2017 sono stati inaugurati i muri perché non è mai entrato in funzione. Si trattava dunque di propaganda elettorale? Nel qual caso chi semina male raccoglie male diceva un antico detto. Ortopedia e traumatologia: prima la promessa di riaprire il reparto al completo a giugno 2017, poi l'apertura di un repartino 5 giorni a settimana con 6 posti letto. Si dovrebbero operare le fratture, in primis le fratture di femore ma questo non accade.” Il sentore, dicono i membri del comitato, è che il Prof. D'Angelo, primario a Varese ma anche a Cittiglio, non voglia eseguire tali interventi per non disturbare, diciamo così, altri ortopedici di ospedali vicini e continuano ricordando come: “A Cittiglio quindi si eseguono piccoli interventi su mani e piedi perché tutte le fratture vengono dirottate a Varese con immane spreco anche economico. Sala operatoria e apparecchiature costose che rimangono spesso inutilizzate.

Era stata promessa la chirurgia prima dell'anca, poi della spalla. Fino adesso nulla. Farmacia ospedaliera: è prossimo alla pensione l’unico farmacista in servizio. Il Servizio di Farmacia oltre a rifornire i reparti infatti si occupa della preparazione delle chemioterapie che poi vengono somministrate ai pazienti oncologici. Se la Farmacia dovesse chiudere chi preparerà le terapie per questi pazienti? Gli amministrativi e gli infermieri che lavorano in farmacia senza la supervisione del Farmacista come gestiranno i farmaci, i dispositivi medici, diagnostici e il materiale sanitari? Potranno dare informazioni e consulenze ai sanitari sulle caratteristiche dei farmaci o disinfettanti e sul loro impiego? Chi gestirà il magazzino? Perché il Servizio funzioni bene è fondamentale che l'equipe sia motivata e competente e quello del Farmacista dirigente è un ruolo chiave. Far venire la farmacista di Luino alcuni giorni della settimana a Cittiglio e magari anche a Tradate va considerata come una soluzione ponte.” Poi si sottolinea come ultima ma non meno importante promessa è stata quella della camera iperbarica. Idea condivisa dall’assessore al Welfare Gallera. Il Comitato ha commissionato a proprie spese studio di fattibilità a un illustre luminare internazionale, il Professore Marroni, esperto in medicina iperbarica e subacquea. La terapia iperbarica è inoltre un LEA, ovvero fa parte dei servizi che devono essere garantiti ai cittadini. Eppure gli abitanti di tutta la Provincia di Varese sono costretti a recarsi a Milano. Anche qui per il Comitato vi è un imbarazzante e profondo silenzio e ci si chiede fino a quando si dovrà attendere?

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