ASTA DUE VOLTE DESERTA PER LA "COLONIA LAVENO" DI PIETRASANTA

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LAVENO MOMBELLO -10.07.2018 - Continua a peggiorare la situazione di degrado della nota “Colonia Laveno” di Marina di Pietrasanta, mentre non si vedono soluzioni all’orizzonte in merito alla sua possibile destinazione. L’immobile è stato già posto all’asta per ben tre volte, ed ha registrato due tentativi di acquisizione da parte dell'Onlus con vocazione naturalistica la Corbia di Massa Carrara -Corpo Boschivo Ittico Ambientale–. Questa era già giunta prossima alla sua acquisizione tanto da spingere una propria delegazione, guidata dal presidente Simone Badalamenti, a far visita all’ex sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon, per ragguagliarla sulle proprie intenzioni, sottolineando che l'obiettivo era quello di attrezzare e ristrutturare la ex colonia, mantenendo e conservando il patrimonio storico presente. Non solo, ma era stata manifestata l'intenzione di dedicare una sala alla storia delle ceramiche lavenesi. Poi più nulla. In quella occasione si era inoltre parlato della facciata dell’edificio, ove sono presenti le note formelle in altorilievo di ceramica, raffiguranti scene marine opera dell'artista Antonia Campi cittadina onoraria di Laveno Mombello, che realizzò queste 167 piastrelle che andarono a decorare la colonia marina

(88 a tema marino e 79 verdi) piastrelle che vennero realizzate a fine anni ’40. Formelle artistiche ceramiche che fanno battere il cuore ai lavenesi molti dei quali le ricordano ancora, quando ragazzini frequentarono questa colonia marina. Lo stesso sindaco Ercole Ielmini ha rilanciato in più occasioni la richiesta già avanzata dalle precedenti amministrazioni comunali circa l’opportunità di far tornare le formelle in riva al Verbano, ed esporle nella giusta sede, vale a dire al Midec (Museo internazionale design ceramico) di Cerro, ma la Soprintendenza di Lucca ha sempre risposto picche. Una prima asta è andata deserta nel 2015, ora negli ultimi mesi si sono succedute due aste andate a vuoto. Il bando d’asta scaduto l’11 maggio scorso e poi prorogato all’11 giugno, ma come ha informato la stessa Azienda Usl Toscana Nord - Ufficio Patrimonio, non è stato possibile raggiungere l’aggiudicazione. La base d’asta era di 2 milioni e 125mila euro. Forse i vincoli posti su questo edificio hanno pesato sull’interesse dei compratori visto che al posto dell’ex colonia Laveno sarà possibile realizzare una “Residenza turistico-alberghiera”. Lo stato di abbandono della struttura, aveva creato non poche frizioni fra il Comune di Pietrasanta e l’Unita Sanitaria, vista la presenza di erbacce, rovi ed altro, oltre alle continue irruzioni vandalistiche. Una situazione che ha cosi spinto l’Usl a vendere questa, insieme ad altre strutture di sua proprietà. Lo stabile di Pietrasanta, come noto era un ex colonia marina collocata a lato di viale Apua, destinata ai figli dei dipendenti della storica Società Ceramica Italiana di Laveno Mombello e per questo sulla facciata insistono le ceramiche, anche se purtroppo alcune sono state rotte o asportate. Da anni questo edificio è in uno stato di degrado, sporco, in parte saccheggiato, abbandonato e spesso usato come ricovero di fortuna. L’Usl l’aveva acquistato, in seguito a un accordo con il Comune di Pietrasanta, con l’idea di costruirci un Centro di salute mentale, progetto che non è stato mai attuato. Poi si pensò di tirare su una Residenza turistico-alberghiera, vista anche la posizione balneare, ma anche in questo caso nulla di fatto. Ora sembra che sia tornata prioritaria la destinazione sociosanitaria: ad esempio, un centro per anziani, da gestire in convenzione con l’Asl. Il complesso si sviluppa su 11.544 metri cubi con un edificio a tre piani, su una superficie di 3.848 metri quadrati.

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