MUFLONE CARICA UNA VETRINA IN CENTRO PAESE

LAVENO MOMBELLO – MERCOLEDì 30.01.2018 - La presenza di cervi, cinghiali e mufloni nella zona abitata del lavenese, è da anni una seria realtà. La segnalazione di animali selvatici sulle strade e nei giardini privati o parchi pubblici, giunge con grande frequenza alla caserma dei carabinieri o alla polizia locale cosi come più spesso alla protezione civile lavenese che interviene per allontanare gli animali e farli rientrare nel loro ambiente naturale come per il monte che sovrasta Laveno il “Sasso del Ferro”, ricco di vere e proprie colonie di animali selvatici. Ma a parte danni alle autovetture ai motociclisti e a qualche persona, mai era accaduto che se la prendessero con le vetrine dei negozi o con i portoni di accesso alle abitazioni. Attratti, probabilmente dalla copiosa salatura delle strade di questo periodo, nella prima mattinata di ieri diversi animali sono scesi a valle, lo testimonia la segnalazione degli avvistatori posti sulla SP 394 Dir, posizionati dalla Comunità Montana Valli del Verbano con il progetto Roadkill, proprio all’ingresso di Laveno che hanno segnalato un continuo transito di animali con segnali luminosi e suoni emessi dagli altoparlanti posizionati nella zona.

Come testimoniano gli automobilisti in transito, in genere si sono limitati ad invadere la provinciale per qualche minuto per poi allontanarsi infastiditi dalle stesse vetture, non cosi un grosso muflone alto poco più di un metro con le stupende corna ricurve che si è avventurato nel centro cittadino, finendo in viale Garibaldi a lato delle Ferrovie Nord Milano. Qualcuno dice scherzosamente che forse voleva prendere qualche fiore in vista della festa degli innamorati, fatto sta che verso le 9,30 Matteo Pizzinato, 26 anni, titolare del negozio “Il Giardino”, che sostava fuori dal negozio, se lo è visto piombare, probabilmente spaventato dalle persone e dalle vetture in transito contro la vetrina (non si esclude neppure che abbia visto la sua immagine riflesso nel vetro e pensando ad un rivale lo abbia caricato) vetrina che è andata in frantumi. Sempre più spaventato si è diretto verso l’ingresso di un condominio anche qui rompendo i vetri della porta forse in cerca di riparo o per lo stesso riflesso del vetro. Il muflone, dopo alcune cariche a delle infrastrutture è poi scomparso nella zona del Gaggetto e vani sono stati i tentativi di rintracciarlo da parte di carabinieri, polizia locale e protezione civile, è stata quest’ultima ad avvistarlo nel letto del torrente Boesio e inseguito l’animale questi si è diretto verso la pista ciclopedonale, mentre i vigili del fuoco volontari di Laveno e la stesso protezione civile presidiava gli accessi alle due reti ferroviarie per evitare che l’animale fosse investito da qualche treno in transito. Il muflone è stato per cosi dire incanalato dalla Prociv e dai VVF, verso la zona del Pradaccio da dove è poi risalito verso il Sasso del Ferro, ovviamente senza i fiori de “Il Giardino”, ma probabilmente spaventatissimo da questo insolito incontro con gli “umani” e lasciandosi alle spalle non pochi danni e molta agitazione fra la gente. Massiccia viene del resto denunciata da tempo la presenza di mufloni, cervi, caprioli, volpi e cinghiali animali spesso non autoctoni, immessi alcune decine di anni fa che hanno trovato terreno fertile per la proliferare indisturbati, ma che rappresentano come nel caso dei mufloni e dei cinghiali un serio problema per le persone e danni all’agricoltura, come più volte denunciato dalla Coldiretti, ma anche il rischio concreto legato alla sicurezza dei trasporti: sono centinaia i sinistri stradali che vedono coinvolti in questa zona soprattutto i cervi.

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