LAVENO MOMBELLO - GENNARO ARIOLI TAGLIA IL TRAGUARDO DEI 90 ANNI

LAVENO MOMBELLO - GENNARO ARIOLI TAGLIA IL TRAGUARDO DEI 90a - Attorniato dagli anziani ospiti, dal personale e volontari del Centro Anziani Menotti Bassani, ha festeggiato l'invidiabile traguardo dei 90 anni il cav. Gennaro Arioli, oggi pr esidente onorario dello stesso centro anziani. Un grande personaggio politico-umanitario per Laveno Mombello. Per diversi decenni operò come ceramista e capo reparto alla Ceramica Lago (oggi demolita per far nascere un nuovo quartiere turistico-residenziale). Arioli è stato assessore comunale dal 1951 al 1956, con l'allora sindaco, lo scomparso senatore Aristide Marchetti, venne quindi eletto sindaco (quando Marchetti approdò al governo della Provincia) dal 1956 al 1964. Quindi dal 1987 divenne presidente della cittadella degli anziani sul colle Brianza, dando vita ad una capace e assidua conduzione amministrativa esemplare, prendendo in mano quello che i coniugi Bassani hanno realizzato e dei quali anche in occasione della festa ne ha ricordato come si sono profusi per questa struttura ricettivo-sanitaria, con passione e con l''impiego del proprio patrimonio, creando altresì possibilità di lavoro per oltre duecento famiglie.

Con le doti oratorie che gli sono proprie, ha esordito dicendo che ha raggiunto questo invidiabile e per lui immeritato traguardo e di come abbia deciso di lasciare la presidenza, che richiedeva un doveroso passaggio, visto la sua età non più giovane a chi era in grado di darne continuità. Ha sottolineato come sia stato più che positivo il passaggio a Paolo Bevilacqua, che per decenni è stato il responsabile tecnico che ne ha seguito il nascere strutturale di questo funzionale centro, invidiato e reso ad esempio a livello regionale. Toccante è stata la lettera letta da un'animatrice del centro e sottoscritta dal personale e dagli anziani del centro. Lo stesso presidente Paolo Bevilacqua ha detto: "Oggi per lei è un giorno importante: ha raggiunto questo traguardo che visto dall'esterno, è così ricco di belle esperienze a servizio della collettività. Mi limito su quanto ha dato a questa fondazione: quando giro per i piani, per gli ambienti, quante cose mi ricordano il suo operato, la sua determinazione, i suoi momenti importanti tante volte ricchi di soddisfazione, ma anche carichi di responsabilità e difficoltà, che ha sempre superato con la sua competenza e la sua tenacia. Senza di lei oggi il Menotti Bassani non sarebbe quello che è. Tanti auguri presidente, da parte di tutti gli ospiti che ha incontrato, da tutti i dipendenti, dal consiglio di amministrazione e dal sottoscritto che con onore tenta di proseguire il cammino da lei intrapreso."

 

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