VARESE - BINOMIO SPORT E TURISMO VINCE

VARESE - BINOMIO SPORT E TURISMO VINCE - La federalberghi informa che in un quadro di dati poco confortanti nel terzo trimestre dell’anno, emerge il risultato raggiunto durante gli europei di canottaggio: lo sport fa bene al turismo. La pro posta di Federalberghi? Creare una Sport Commission. Anche per il terzo trimestre del 2012 gli indicatori relativi all’andamento del settore alberghiero nella provincia di Varese sono contrassegnati da valori negativi. A livello provinciale i dati nel trimestre luglio – settembre indicano una flessione nell’occupazione delle camere rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2,4%) , una discesa del prezzo medio (-6,5%) e un segno meno anche per la redditività, calata dell’ ’8,7 per cento. Nessun segnale di ripresa per l’area di Malpensa dove, a fronte di un aumento dell’occupazione delle camere (+7,9%) si è registrata una diminuzione del prezzo medio di ben dieci punti percentuali e del 3,5% della redditività. Dati in flessione anche per l’area fiera (zona del Saronnese) per la prima volta inserita nel report curato da Federalberghi: l’occupazione delle camere resta sotto il 50% (con un meno 5,4%) così come di segno meno è la redditività (-3%).

Solo per Varese città si deve prendere atto di un dato positivo, seppur di poco, per tutti e tre gli indicatori considerati: l’occupazione delle camere infatti ha registrato un incremento del 2,8%, con un picco di presenze turistiche a settembre, quando a Varese si sono svolti i Campionati Europei di Canottaggio. Ciò ha contribuito ad un lieve innalzamento del prezzo medio e della redditività delle camere (+4,5%). Un dato questo che, seppure insufficiente per poter parlare di ripresa, deve far riflettere sulla positività del binomio tra sport e turismo. Proprio su questo fronte si sta concentrando l’azione di Federalberghi Varese. In questi mesi è proseguito l’iter per la creazione di un vero e proprio club di prodotto denominato “Lago Maggiore Bike Hotels”, che diventerà pienamente operativo in primavera. L’idea è quella di creare un’offerta turistica sostenibile e organizzata rivolta allo specifico target dei cicloturisti attraverso il coinvolgimento degli albergatori che, aderendo al progetto, dovranno garantire determinati standard fissati da un apposito regolamento. Il progetto sta prendendo corpo anche grazie al sostegno di Camera di Commercio, dell’Ente Bilaterale e dell’Agenzia del Turismo. Ma quello del cicloturismo è solo uno dei possibili modi per declinare il binomio tra sport e turismo su di un territorio come il nostro che offre molte altre possibilità in diverse discipline: dall’equitazione al golf per continuare con il trekking, la canoa e la vela. Federalberghi Varese, nella consapevolezza dell’importanza di cercare nuove strade per lo sviluppo soprattutto in un periodo di crisi, propone la creazione di una Sport Commission, una sorta di cabina di regia a livello locale che coinvolga enti pubblici, associazione albergatori, federazioni e associazioni sportive, organizzatori di eventi, al fine di favorire la promozione dello sport con finalità turistiche. “In questo momento di crisi – afferma Guido Brovelli, presidente di Federalberghi Varese – bisogna avere la capacità di adattarsi ad un mercato caratterizzato da una esasperata competizione in cui il prezzo di vendita, rappresenta una componente di grande rilevanza nella scelta del cliente. Nonostante questo, il nostro obiettivo, come categoria, rimane quello di offrire un prodotto qualitativo. Quello che ci preoccupa come imprenditori non sono solo gli effetti recessivi della crisi ma anche le attuali politiche fiscali che impongono “sacrifici” straordinari . Anche a livello locale, infatti, la tassazione rischia di mettere in grave difficoltà le nostre imprese . Basta pensare all’aumento esponenziale dell’IMU rispetto alla vecchia ICI. Come se questo non bastasse l’introduzione della TARES, (il nuovo sistema di tariffazione dei rifiuti e dei servizi) a partire dal 2013, potrebbe portare ad ulteriore aggravio dell’imposizione fiscale. Per questo motivo come associazione ci siamo resi promotori di una speciale campagna di sensibilizzazione nei confronti delle amministrazioni comunali, alle quali abbiamo chiesto, in funzione delle caratteristiche delle aziende alberghiere, di valutare con grande attenzione il meccanismo di tariffazione del nuovo tributo.

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